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Stanco, arrabbiato e sotto accusa: Conte ripensa all'addio

Il caso-Marchisio fa saltare il tappo del rapporto pessimo con la Juve. Che nel frattempo...

di ALESSANDRO FRANCHETTI

- Nel mare di interessi che si sovrappongono e di obiettivi che divergono galleggiano le parole - troppe e alla resa dei conti inutili - che hanno alimentato un caso che caso non era. L'infortunio di Claudio Marchisio è meno grave del previsto. Fortunatamente. E la Juve potrebbe addirittura averlo a disposizione per il quarto di Champions contro il Monaco. Il che basta a far rientrare l'allarme in casa-Allegri ma non a ricucire lo strappo, ormai troppo largo, tra Antonio Conte e la Juve. Mentre l'Italia è alle porte di un bivio importante e il ct, giustamente scocciato, ha ripreso a immaginarsi un precoce addio all'azzurro.

Stanco, arrabbiato e sotto accusa: Conte ripensa all'addio

Ci sono alcune questioni che andrebbero chiarite e vanno molto al di là del rapporto, evidentemente pessimo, tra Conte e la sua ex squadra. E ci sono domande cui sarebbe interessante avere una risposta. Ad esempio: perché la Juve ritiene corretta questa inopportuna ingerenza su questioni che riguardano la Nazionale? E perché si sente nella posizione di criticare i metodi di allenamento del ct? Che potrà anche pretendere molto dai suoi giocatori ma ha tutto il diritto di far svolgere alla squadra quanti allenamenti vuole. Uno, due, dieci, centocinquanta. E ancora: la Juve si è forse lamentata con la Svizzera per il problema muscolare di Lichtsteiner o avrebbe alzato la voce con la Spagna se si fosse infortunato Morata?Se insomma Antonio Conte non può pretendere che i club mettano a disposizione i propri giocatori per i già bocciati stage, i club non possono arrogarsi il diritto di gestire i propri tesserati quando questi sono a disposizione della Nazionale. Punto e fine. E' piuttosto un'altra la questione da non sottovalutare: com'è stato possibile sbagliare così clamorosamente una diagnosi? Come si è potuti passare in poche ore dalla rottura del legamento all'affaticamento?
La certezza è che mentre Claudio Marchisio passava una giornataccia, la Juve e Conte se le davano di santa ragione. Un po' annoiati uno dell'altro e incastrati in un amore finito male. Restano, in fondo a un bicchiere di bile, la gioia di tutti per un allarme rientrato e, forse, la voglia di fare qualche passo indietro. La Juve, perché alla resa dei conti si è trattato di una gaffe. E Conte. Già stanco di essere l'allenatore di tutti e, quindi, di nessuno.

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