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Napoli, De Laurentiis: "Rinforzeremo la squadra"

Il presidente azzurro: "Benitez? Speriamo di proseguire con lui. Chi vuole restare, resta. Chi non sente la febbre napoletana, può andare..."

- Supercoppa, Benitez, mercato. De Laurentiis parla a 360 gradi dopo il successo con la Juve: "Hanno fatto tutti bene, in pochi mesi vincere Coppa Italia e Supercoppa non guasta mai. Ora rinforzeremo la squadra e cercheremo di recuperare i punti persi". Sul futuro del tecnico: "Speriamo di proseguire con lui. Strappargli una promessa? Napoli ha un valore in più... Chi vuole restare, resta. Chi non sente questa febbre napoletana, può andare".

Napoli, De Laurentiis: "Rinforzeremo la squadra"

De Laurentiis ha un pensiero per Lorenzo Insigne e Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto prima della finale di Coppa Italia: "Mi dispiace per Insigne che non è con noi, così come per Ciro - dice ai microfoni Rai -. Abbiamo cancellato quella brutta serata di calcio". Poi il presidente partenopeo si toglie qualche sassolino: "Si diceva che io avessi venduto il Napoli. Io ho impegnato 10 anni della mia vita lasciando film americani per fare quelli italiani. Non venderò mai il Napoli, rimarrà saldamente nelle mie mani. I tifosi devono capire che il calcio sta cambiando, io sono per aprire a un confronto democratico con loro, per assecondarli a richieste fattibili e non impossibili".

Per quanto riguarda il futuro di Benitez, il messaggio è chiaro: "Ho fatto bene a ingaggiarlo due anni fa, speriamo di poter proseguire con lui. Rafa è un galantuomo, è uno che può insegnare calcio. Bisogna avere pazienza e applicare il suo gioco, i calciatori sono ventenni e possono sbagliare. Strappargli una promessa? Perché dobbiamo strappare promesse a qualcuno. Napoli ha un valore in più, è una città unica al mondo. Chi vuole restare, resta, chi invece questa febbre napoletana non la sente può andare da alte parti più sbiadite e piene di nebbia. Non è un problema che ci riguarda".

Infine arriva un duro affondo nei confronti del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: "Per migliorare i rapporti col Napoli deve imparare che nel 2015 un sindaco dove diventare un manager più che un uomo politico. Se uno non è un manager, nessuna città può essere gestibile. Ci siamo stancati di insegnare ai politici come si può agire. Quindi il signor De Magistris - prima di sparare cavolate sugli acquisti del Napoli consegnandoci, lui come i suoi predecessori, uno stadio pieno di problemi - faccia il manager. Quando faremo un accordo per prendere in gestione tutto lo stadio, allora potrà parlare del Napoli. Rinforzeremo la squadra e cercheremo di recuperare i punti persi".

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