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Moratti: "Il 30 per cento dell'Inter è mio. E me lo tengo"

Il giorno dopo la bufera, la precisazione: Moratti rimane secondo padrone dell'Inter. Che cosa può accadere

- Il giorno dopo la bufera-Moratti si cerca di capire. Che cosa accadrà? Che cosa sta accadendo? Vale la pena riprendere il filo del momento-Inter dalla notte di Europa League, dopo la partita finita 0-0 e con San Siro schierato in questo modo: nessun cenno all'addio definitivo di Moratti; ancora fischi per Walter Mazzarri, oramai obiettivo fisso; e Thohir impegnato a rammendare i vari strappi. 

Moratti: "Il 30 per cento dell'Inter è mio. E me lo tengo"

MORATTI: IL 30 PER CENTO ME LO TENGO

Ed ecco Massimo Moratti, alle 14,30, fuori dagli uffici della Saras. Prima di tutto, la questione Mazzarri. "Mazzarri dice di non aver detto nulla di sgradevole? Beh, neanche io ho mai detto nulla di sgradevole. Ma non mi sento tradito", così l'ex presidente onorario Massimo Moratti ha commentato le dichiarazioni del tecnico interista. Poi Moratti è tornato a parlare delle dimissioni di ieri: "Le quote sono lì, sono mie e me le tengo - ha aggiunto -. Sono dispiaciuto, non arrabbiato. Non è finita male, è solo un normale cambiamento, mi sembra normale. Credo di aver fatto il mio tempo, nulla di più". Il punto sulle quote è quello fondamentale. Moratti rimane proprietario del 29,5 per cento del mondo-Inter e provvederà a inserire tre suoi uomini nel nuovo Cda, per controllare da vicino tutte le decisioni di Thohir, per condividerle oppure no. Insomma: la famiglia Moratti non abbandona l'Inter. Anzi. In futuro potrebbero esserci sorprese.

LA GIORNATA DELL'INTER

THOHIR INCONTRA MORATTI
Negli spogliatoi, Erick Thohir ha parlato alla squadra. Breve discorso, di incoraggiamento. I programmi societari non cambiano. E dopo il colloquio con Moratti, Thohir aveva in programma di tornare a Giacarta. Ma è probabile un rinvio della partenza.
INTER, CDA STRAORDINARIO
A breve, l'Inter dovrà riconvocare il Consiglio di amministrazione per la nomina di tre nuovi componenti, dopo l'addio di Massimo Moratti, Angelomario Moratti e Rinaldo Ghelfi. Su chi saranno i nuovi componenti, dipende da come sarà ridistribuito il pacchetto azionario del club, al momento in possesso del gruppo-Thohir per il 70,5 per cento e della famiglia Moratti per il 29,5 per cento. Nei patti sottoscritti un anno fa, Moratti avava garantito il possesso delle azioni fino al novembre 2015. Fatti salvi accordi diversi da prendere nelle prossime settimane.
ZANETTI LASCIA LA VICEPRESIDENZA?
E' il quesito che è corso giovedì sera a San Siro. Zanetti vicepresidente è una solenne promessa di Moratti che Thohir (non del tutto convinto) ha accettato. Zanetti è molto legato alla famiglia dell'ex presidente e il suo incarico, al momento molto formale, prevede futuri nuovi impegni. A questo punto, però, può essere che il suo coinvolgimento venga a mancare.
MORATTI: SUPPORTERO' THOHIR
Ci sono due Moratti da rivedere. Il primo, tardo pomeriggio di ieri, che dice: "Fra poco saprete il perché di questa mia decisione". All'una di notte, la precisazione: "Non ho detto così, avete capito male. Se continuerò a supportare Thohir? Certamente. Questa è stata una giornata di cambiamento, ma niente di drammatico". E alla domanda se le dimissioni siano da collegare al botta e (non) risposta con Mazzarri, Moratti ha detto: "Traete voi la conclusione". Ma da quel che risulta, la decisione di Moratti è legata solo e soltanto dai ripetuti discorsi sul risanamento del club, l'ultima volta citati dal Ceo Bolingbroke in assemblea, facendo passare la gestione-Moratti come fonte solo e soltanto di debiti. 
QUEI MILIONI... SOSPESI
La crisi di società è anche la crisi di squadra e di Mazzarri. Oltre la quale si pensa al mercato di gennaio e alla posizione del tecnico. Sul tema della valutazione della quota-Moratti (29,5 per cento) il valore che si stimava in 100 milioni in realtà è diverso. Perlomeno secondo quanto riporta Milano Finanza, attribuendo una cifra di 32-33 milioni di euro, poiché le azioni Inter, depurate dei debiti, ammonterebbero a 145-146 milioni. 
IL FUTURO DI MAZZARRI 
Quanto a Mazzarri, continua il suo lavoro: il contratto fino al 30 giugno 2016 è già firmato, la fiducia di Thohir non manca, il futuro è legato alle incognite di buoni risultati che in ottobre si sono dileguati. In queste ore si parla di Mihajlovic come suo possibile successore. A  fine stagione, ovvio.
IL MERCATO DI GENNAIO
E il mercato di gennaio, a questo punto. Già di per sé difficile, in attesa dell'incontro con l'Uefa il 7 novembre per il Fair Play finanziario (il club non è messo bene, si sa), acuisce le difficoltà. La questione-Rolando, il difensore che può tornare se dovesse partire Campagnaro, è una opzione che prescinde da queste tensioni.
MORATTI: CHE DOMANDE DIFFICILI
E verso mezzogiorno, ecco Moratti che arriva alla Saras, centro di Milano. C'è l'inviato di Striscia la Notizia che gli chiede: "Colpa di Thohir o di Mazzarri". E l'ex presidente: "Mi fate domande troppo complicate".
 

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