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Malta-Italia, le pagelle: Pellé esordio-gol. Il bello è tutto qui

Il doppio Chiellini, le fatiche di Immobile, la sofferenza di Candreva, il rosso a Bonucci. E il brivido per Buffon

di ROBERTO OMINI

- Solo 1-0 contro Malta, coi maltesi in dieci dopo 27 minuti, e parità numerica dal 73' (rosso a Bonucci) Sono 3 punti, ma è troppo poco per pagelle con troppe insufficienze per un'Italia che vince, ci mancherebbe, ma proprio non piace. Va bene Pellé, debutto con traversa e gol, il migliore di un'Italia con difetti singoli e di collettivo, deludono Verratti e Florenzi molto attesi, fatica Immobile e anche la difesa va a caccia di guai.

Malta-Italia, le pagelle: Pellé esordio-gol. Il bello è tutto qui

Buffon 6 - La serata di riposo che gli si dipinge addosso, come si usa fare un po' banalmente, rischia di cominciare con un improvviso rovescio quando al 15' Failla gli spedisce un siluro terra-terra che il Gigi nazionale può solo guardare: fortuna (sua e del club Italia) che quel pallone sia come una folgore che passa appena lontana dal palo alla sua sinistra. Poi, con Malta in dieci, rischia di assopirsi. Ma il rosso a Bonucci cambia i connotati della sera, e Failla su punizione lo costringe a fare il suo mestiere. 
Darmian 5,5 - Tiene il possesso della maglia, non del ruolo, nel senso che occupa la posizione che sarebbe di Barzagli e che con l'Azerbaigian era di Ranocchia. Segno che Conte non ama fare a meno di lui, e il torinista fa la sua partita nella difesa a tre e non nel centrocampo a cinque, senza strafare, o perlomeno senza farsi notare. O meglio: proprio allo scoccare del primo tempo, un cartellino giallo lo mette in nota all'arbitro. 
Bonucci 5 - C'è il suo colpo di testa (23') che apre la porta del gol di Pellé, dopo la respinta del portiere. La concorrenza verso il gol con Chiellini è una lotta in famiglia che si prolunga nel tempo, anche se poi a Bonucci deve essere arrivato l'ordine di non eccedere, per non intasare spazi e manovra. Poi (28' st) il cartellino rosso per una mezza spintarella a un maltese lanciato a rete.
Chiellini 5,5 - Oramai è uscito allo scoperto: nella Juventus gioca difensore, in Nazionale fa l'attaccante. O meglio: il centravanti-sorpresa. Le sue sono apparizioni nell'area di rigore avversaria, tant'è che gli avversari -appunto- o non lo vedono o non se ne curano. Due gol all'Azerbaigian, un palo esterno al 18' a Malta, pochi secondi dopo la traversa colpita da Pellé, il simbolico "via" alla partita degli azzurri. Poi corresponsabilità nel rosso a Bonucci. 
Candreva 5 - Ovvio che da lui ci si aspetta di lui: più intraprendenza e autorevolezza, per i mezzi atletici e fisici di cui dispone. Sbatte contro il suo marcatore, Failla, che pure è il più tenace nel cercare di insolentire, oltre a Candreva, il gruppo azzurro e Buffon. Al laziale manca qualcosa per sentirsi protagonista o esserlo.
Florenzi 5 - Meglio altre volte, con più idee e voglia di stupire. Meglio quando c'è accanto un Professore (Pirlo in azzurro, Totti e/o De Rossi nella Roma) che lo accompagni e gli indichi la strada da percorrere. Le intese con Verratti sono da calibrare e ci saranno, nel tempo: non abbiamo fretta e si cresce anche così, con partite simbolicamente facili dentro le quali si soffre. Anche quando gli avversari restano in dieci proprio per una botta che il romanista subisce (ma l'autore non andava espulso). Dopo un'ora la sua partita finisce.
(14' st Aquilani 5,5 - Potrebbe essere una partita di geometrie e di possesso, invece si corre molto e c'è poco spazio per divertire e divertirsi).
Verratti 5 - O forse pensava che solo a Pirlo toccassero marcature ferocemente personali? C'è Schembri, attaccante di ruolo e marcatore nell'occasione, addetto allo stretto controllo del ... francesino. E Verratti che vorrebbe fare il Pirlo un po' (troppo) ne soffre e solo quando quelli di Malta restano in dieci gli spazi si aprono, ma non abbastanza perché il Nostro possa fare quello che sa.
Marchisio 5,5 - E' il leader di questo centrocampo dove a lui tocca il ruolo del Saggio. Ruolo che occupa, appunto, con i fatti e anche le parole nel senso che è lui a dare la voce, e qualche urlo fuori ordinanza, quando ai giovani che gli stanno accanto manca qualcosa. E lui soffre, come gli altri.
Pasqual 6 - Dal suo piede sinistro ci si aspetta un certosino lavoro di precisione, per mandare palloni appetibili nell'area avversaria, come lui sa fare. E' uno schema preparato a dovere, perché così si aprono varchi nelle retrovie maltesi. E il fiorentino tutto con perizia: è dal suo piede che piovono verso l'area quei preziosi inviti a far gol. Alla lunga, poi, si perde nel grigio della sera.
Pellé 6,5 - Vabbè, è Malta. Ma cominciare la vita azzurra con una traversa (perfetto lo stile aereo), e quel gol da opportunista sotto-rete, tutto in 23 minuti, è un qualcosa che ha un sapore speciale  e per lui stupendo. A prescindere (da Malta). La conferma che di un centravanti c'è bisogno nello schema-Conte. Il meglio verrà.
(31' st Ogbonna sv - Fuori Bonucci, c'è poco da scherzare contro Malta. Dieci contro dieci, fuori un attaccante e dentro un difensore)
Immobile 5,5 - Com'è nel suo stile  e nella sua straordinaria voglia di faticare, percorre tutto il fronte d'attacco, instancabile nel dare e fa niente se gli si nega sovente l'avere. Immobile è fatto così, gioca per gli altri e poi per sé, prende botte (fin troppe), sta al servizio di Pellé, e alla lunga paga lo sforzo. All'inizio di secondo tempo, di testa, si nega la gioia del gol. Ma come?
(22' st Giovinco 6 - Prova subito a fare come a Palermo, l'effetto-Giovinco si dice. Quella scossa che Conte vorrebbe da lui, ma che lo juventino non riesce a dare come vorrebbe. Intorno a lui, ci naviga un po' (troppo) a vista. Un palo, nel finale. A Palermo, la traversa. Alla prossima, il gol: auguri.
Conte 5 - Un passo indietro rispetto a Palermo, che pure era stata una tappa da passo indietro rispetto a Norvegia e Olanda. Il lavoro continua, speriamo alla prossima che la Nazionale cambi direzione (di marcia).

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