La Juve si gode un Tevez mai visto
Carlitos ha una media gol da top player e finalmente segna anche in Europa
- Non segnerà come un Ronaldo o un Messi, veri e propri marziani del gol, ma poco ci manca: una rete ogni 120 minuti per trascinare la Juve in campionato - e fin qui nessuna novità - e, finalmente, anche in Champions. Dove non segnava mai. Dove non segnava più. Il nuovo Carlitos Tevez non sbaglia un colpo: 11 partite in campionato e 9 centri, 5 in Champions e 3 gol. Una firma su ciascun tabellino. In ogni modo: da fuori, d'astuzia, alla Maradona.
E infatti i conti finalmente tornano. In campionato è la solita Juve, là davanti, irraggiungibile, implacabile. In Europa, invece, qualcosa è cambiato. I bianconeri di Allegri stanno diventando grandi e non falliscono più gli appuntamenti che contano. Hanno abbassato poco alla volta lo spread tra i successi italiani e gli insuccessi d'Oltralpe e gli ottavi di Champions, buttati via in Turchia un anno fa, adesso sono a un passo. Sia chiaro, è tutta la Juve a essere cresciuta. Ma un Tevez così non si era mai visto. Non sorprende, quindi, in questo senso, che Allegri non lo tolga mai dai titolari. Tutti si fermano, tutti riposano, ma l'Apache resta al suo posto. Intoccabile. E non sorprende nemmeno che l'Argentina lo abbia richiamato in Nazionale. Imprescindibile, come un Messi. Ora a Tevez e alla Juve manca un ultimo tassello: serve un punticino almeno con l'Atletico per entrare tra le 16 migliori squadre di Champions. Poi si potrà cominciare a fare sogni più grandi. Con Carlitos pronto a indicare la strada giusta.
