Juventus-Pescara 3-0: bianconeri alla quarta vittoria consecutiva

LA PARTITASenza Barzagli e Chiellini, due terzi della difesa titolare, e anche Benatia; senza Dybala ancora un po'; senza Marchisio e Pjanic lasciati a riposo e senza Dani Alves. Ma soprattutto senza affanno. La Juventus ha portato a casa i tre punti nella sfida contro il Pescara con un netto 3-0 che significa quarta vittoria consecutiva in campionato e la capacità di prepararsi al meglio alla sfida di Champions contro il Siviglia. Gli abruzzesi di Oddo, al quinto ko di fila e ancora senza vittorie sul campo in campionato, hanno resistito un tempo a livello fisico, poi sono crollati. Alla Juventus è bastato accelerare un minimo per chiudere la sfida, ritrovando anche Hernanes autore del terzo gol e sempre più importante nelle gerarchie di Allegri che nel finale ha regalato la gioia dell'esordio a Kean, primo classe 2000 in Serie A.

L'approccio morbido dei bianconeri e l'attenzione tattica del Pescara nel chiudere le linee di passaggio ha regalato poco più di mezz'ora di partita, non ad armi pari ma quasi. Un colpo di testa di Higuain e un sinistro di Hernanes da fuori area hanno stuzzicato Bizzarri, ma la prima grande occasione è capitata a Caprari in contropiede, ben chiuso da Rugani in angolo. Al 36' però è arrivato l'episodio che ha spezzato l'equlibrio indirizzando la partita sotto la Mole: da uno scambio sulla destra con Mandzukic, Khedira si è ritagliato lo spazio in area infilando con l'esterno destro il portiere del Pescara. Un gol che spegne di fatto gli abruzzesi che ci provano con Memushaj prima dell'intervallo, ma che si dimenticano di scendere in campo nella ripresa.

Merito anche di Allegri, capace di strigliare i suoi e chiedere un atteggiamento più aggressivo nell'attaccare gli spazi. La musica cambia subito. Al 53' Higuain centra un palo clamoroso su gentile retropassaggio di Cristante, poi spreca un contropiede lanciato da Khedira facendosi respingere il diagonale da pochi passi da Bizzarri. Il raddoppio però è nell'aria e arriva pochi secondi dopo con Mandzukic, rapace nel deviare in porta un colpo di testa in area dell'onnipresente Khedira. Sipario e buio totale per il Pescara. Cinque minuti più tardi arriva il tris di Hernanes che sfoga nell'esultanza tutta la rabbia per le critiche ricevute dai suoi stessi tifosi e trasforma gli ultimi venti minuti della sfida in una passerella senza pretese. Con un solo flash, all'84': l'ingresso in campo di Moise Kean, attaccante, primo classe 2000 della Serie A.

LE PAGELLEKhedira 7,5 - Contro un avversario chiuso la chiave per aprire la cassaforte è spesso nei suoi piedi. Con la sua intelligenza tattica fa la differenza rendendo tutto più semplice anche per i compagni. Non a caso entra nei primi due gol

Alex Sandro 7 - Il suo contributo a sinistra è sempre importante per fisicità e qualità. Superato l'esame con Evra alle sue spalle, non molla un pallone

Caprari 5,5 - Le occasioni potenzialmente pericolose capitano a lui e non è un caso. Là davanti però è troppo isolato e da solo può fare davvero poco

Hernanes 6,5 - In regia con tutta la tranquillità del mondo si prende qualche applauso e la gioia di un gol che lo ripaga di un comportamento sempre impeccabile nonostante un ambiente piuttosto ostile