FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Juventus, Buffon ai tecnici delle giovanili: "Siate empatici ma incutete un poʼ di timore"

A Vinovo le parole di cinque big bianconeri sulle difficoltà degli inizi di carriera e su quali consigli dare agli allenatori

Juventus, Buffon ai tecnici delle giovanili: "Siate empatici ma incutete un po' di timore"

Buffon, Chiellini, Evra, Hernanes e Dybala hanno incontrato a Vinovo i tecnici del settore giovanile della Juventus. Un meeting per spiegare ai mister le esperienze che hanno portato giovani ragazzi a diventare grandi campioni e per scambiare i metodi di lavoro con la prima squadra. Il capitano bianconero: "Oggi ci sono tante comodità iniziali per i giovani calciatori, l'allenatore è fondamentale per la loro crescita".

Buffon ricorda: "Il percorso giovanile è il più importante per un professionista, un mister deve essere empatico, trasmettere fiducia ma anche un certo timore reverenziale. I sacrifici fatti da ragazzo mi danno forza oggi, mi sento più appagato". Secondo Patrice Evra "i centri di formazione devono aiutare i bambini a crescere a livello mentale, senza testa non si va da nessuna parte. E mai limitare le loro qualità. non fare perdere le giocate a chi ce l'ha".

Secondo Hernanes, il segreto è la personalizzazione degli allenamenti man mano che si sale di livello: "Ogni giocatore è un mondo a sé. In Brasile puntano molto sulla tecnica individuale ma a 15-16 anni, al San Paolo, ero piccolo e magro e mi mancava un po' di forza. Chiedevo consigli agli allenatori su come migliorare, e ora so cosa mi serve". Per Chiellini è importante "imparare il controllo di palla, la tecnica di base perché da grande le basi tattiche si imparano senza problemi. A quasi 32 anni sono convinto che ogni giorno si possa lavorare per migliorare, serve crearsi delle sfide e cercare di superarle".

Chiude Dybala: "Da piccolo non ero mai andato in palestra: tecnica e driblling erano tutto. Poi un allenatore ha cambiato tutto: tutte le formazioni giocavano in maniera uniforme e questo ci ha aiutato a crescere. Compre so me, che non ero mai stato notato ma sono stato il primo a esordire tra i grandi".

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali