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Inter, Thohir: "No Champions, no problem". Sarà vero?

Poi Thohir incontra Moratti che dice: "La sconfitta è solo sfortuna. Mancini è bravo, i giocatori daranno di più"

- Thohir ha chiesto spiegazioni a Mancini e a tutto lo staff dirigenti per la sconfitta contro il Torino. Il patron indonesiano, dopo lo 0-1, è sceso nella pancia di San Siro per un confronto con l'allenatore, Fassone, Ausilio e Zanetti. Una riunione per fare il punto della situazione, non rosea, e per pianificare il futuro. Poi il vertice bis con Fassone che ha fatto visita a Thohir in albergo.

Inter, Thohir: "No Champions, no problem". Sarà vero?

Roberto Mancini ha provato a spiegare al presidente che la strada imboccata è quella giusta, arrivare alla qualificazione in Champions League è difficile, ma non impossibile. Certo che il bilancio di campionato per Mancio, 9 partite e 10 punti, frutto di 2 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, è ben al di sotto della tolleranza-Inter. Ma il progetto è di lungo corso, e proviamo a prendere per buole le parole di Thohir che, prima di Inter-Torino, ha parlato ai microfoni di Goal.com Indonesia e ha detto...
"Con Mancini abbiamo avviato un progetto di lungo corso, tre anni e mezzo di contratto fino al 2018 e la crescita costante dell'Inter. Non ci sono scadenze, non ci sono clausole come si dice. Mancini non è un manager all'inglese, tutte le decisioni sono pianificate e condivise dal gruppo dirigente".
"La Champions? L'Inter ha un brand molto elevato, è il decimo al mondo, e dico che la Champions non è una ossessione. Il ostro budget è di 180-200 milioni per la prossima stagione, con la Champions sarebbe di 210-230, con l'Europa League sarebbe una posizione intermedia. Non è un'ossessione, ovvio che andarci sarebbe meglio, ovvio che sarebbe meglio arrivare terzi, aumenta il richiamo dell'Inter, l'appeal".
Questo è quanto, mercato compreso. "Finisce il 2 febbraio, c'è tempo per fare ancora qualcosa dopo gli arrivi di Shaqiri e Podolski"
Thohir resterà a Milano per l'ultima settimana di mercato e in giornata ha in agenda un vertice con Moratti. I due si sono visti a pranzo in un ristorante, con loro anche Soetedjo, primo socio di Thohir.

MORATTI SPIEGA L'INTER

E dopo l'incontro con Thohir, ecco Massimo Moratti. "Il terzo posto non è impossibile. Nel calcio capitano sconfitte come quella col Torino, è anche sfortuna - ha detto l'ex presidente-. Thohir c'è rimasto male, non meritava questa batosta. Credo che comunque debba essere presa con buonsenso questa cosa: abbiamo un ottimo allenatore, giocatori che possono esprimersi ancora meglio, quindi penso che il futuro sarà certamente migliore rispetto alla delusione di ieri".
La fiducia nei confronti di Mancini è immutata. Moratti aveva caldeggiato l'ingaggio di Mancini e tutt'ora conferma la sua stima: "Io mi aspetto da Mancini quello che è, non di più. E' un ottimo allenatore, serissimo, pieno di idee, capace di gestire il gruppo e quindi farà bene - ha aggiunto -. I giocatori che ci sono possono certamente esprimere di più ma hanno bisogno di tempo. Il cambio di allenatore è abbastanza recente, credo che si possa avere pazienza. E anche un po' di fortuna".

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