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De Boer, ora serve confermarsi. La missione: riproporre unʼInter così bella

Contro la Juve ha funzionato (quasi) tutto: a tre giorni dalla disfatta con l'Hapoel, tutto è cambiato

De Boer, ora serve confermarsi.&#160;La missione: riproporre un'Inter così bella<br />

Dall'inferno al paradiso in tre giorni. In mezzo, però, ci sono centinaia di mondi possibili. Qual è la vera Inter? Quella inguardabile di inizio stagione o quella bella, compatta, forte mentalmente e quasi sfrontata che ha battuto la Juve? Difficile dare una risposta univoca e definitiva. Oggi è pur sempre il 19 settembre e Frank De Boer siede sulla panchina nerazzurra da un mese. Si è visto di tutto, in questo periodo: sconfitte brucianti, gioco a singhiozzo, giocatori non convocati per motivi disciplinari, allenatore già sulla graticola. Poi, di colpo, il ribaltone: una partita quasi perfetta, con tutti gli ingredienti che, se mixati sempre in questa maniera, porterebbero di diritto l'Inter nelle parti alte della classifica. E allora, a quale versione credere?

Presto per dirlo. Ma la partita di San Siro ha fatto vedere tutto il potenziale che la rosa dell'Inter può esprimere, lacune comprese. Ha messo in mostra, per la prima volta, l'idea di gioco di De Boer. E ha mostrato il primo vero miglioramento, sottolineato anche da De Boer: andata in svantaggio per la quinta volta consecutiva (su cinque incontri!), la squadra nerazzurra non ha "perso la testa". Anche col Pescara aveva rimontato, ma sbandando. Con la Juve ha mostrato una solidità mentale che era il primo tassello che De Boer voleva sistemare.

Il gioco, dicevamo. L'Inter non ha avuto paura. Nei primi match con De Boer in panca il possesso palla nella metà campo avversaria era portato soprattutto in orizzontale e spesso era deleterio perché nel momento in cui il pallone veniva perso, la squadra si trovava ad essere attaccata in campo aperto anche a causa delle mancate coperture preventive. Con la Juve la storia è stata differente: la squadra ha giocato con una linea molto alta, aggressiva. Non è stato raro vedere Murillo, ad esempio, andare ad attaccare lo scarico su attaccanti o centrocampisti anche oltre la linea della metacampo. La ricerca del pallone in avanti, anche nel pressing portato da uomini di qualità come Banega e Joao Mario ha portato i suoi frutti: basta rivedere lo sviluppo del secondo gol.

In tutto questo Icardi ha messo in piedi la sua migliore prestazione da quando è in maglia nerazzurra. Per completezza di giocate, lui spesso criticato per essere isolato dal gioco, per personalità nello spazzare via Chiellini e Bonucci, nella capacità di essere sia letale che uomo assist (Perisic ringrazia, ma aveva illuminato anche per Candreva). Il potenziale offensivo dell'Inter è sempre altissimo, considerando che verrà inserito nelle rotazioni anche Gabigol.

Le lacune, invece? Le solite. I terzini, come sempre accaduto in questa stagione e non solo, sono andati spesso in difficoltà. Sia Santon che D'Ambrosio sono stati battuti in occasione del gol, Nagatomo è rimasto in panca e nel momento più delicato De Boer gli ha preferito il giovane Miangue, che non ha tremato. Tornerà Ansaldi e una delle due fasce sarà sua, di diritto. Poi a gennaio sarà necessario intervenire.

Intanto, per De Boer, resta il lavoro più difficile: saprà riproporre un'Inter così feroce, determinata e concentrata anche in sfide meno cariche di adrenalina e significato? Riconfermare una prestazione di questo genere contro le cosiddette piccole, a partire dalla sfida con l'Empoli, è condizione necessaria e obbligatoria. Altrimenti dal paradiso si tornerà al purgatorio in men che non si dica.

LE STATISTICHE- L’Inter non batteva la Juventus in una partita casalinga di campionato dall’aprile 2010.
- I bianconeri hanno perso due delle ultime tre trasferte di campionato tra la stagione scorsa e quella attuale.
- I nerazzurri sono stati in svantaggio in tutte le partite giocate in stagione, riuscendo poi a vincere contro Pescara e Juventus.
- Mauro Icardi ha segnato sette gol in otto partite di campionato giocate contro la Juventus, sua vittima preferita in Serie A.
- Icardi ha messo lo zampino in tutte le reti dell’Inter in questo campionato: quattro gol e un assist.
- Ivan Perisic aveva già segnato a San Siro contro la Juventus, nella scorsa edizione della Coppa Italia.
- Stephan Lichtsteiner non segnava in Serie A dal 25 gennaio 2015 (vs Chievo): 601 giorni fa.
- La Juventus aveva vinto tutte le 11 precedenti partite di campionato in cui era andato in gol Lichtsteiner.
- L’Inter non ha ancora trovato il gol nei primi tempi di questo campionato nonostante le 29 conclusioni tentate nelle prime frazioni di gioco finora.
- 16 i tiri tentati dall’Inter in questa partita, la Juventus non ne concedeva così tanti in una gara di campionato da aprile (vs Fiorentina).
- La Juventus non perdeva in campionato dopo essere stata in vantaggio dal derby con il Torino dell'aprile 2015.

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