Tour 2014, Nibali: "Porte e Valverde i più pericolosi"
Lo squalo dello Stretto difende la maglia gialla: "Devo stare attento anche a Pinot e Bardet. Ma attaccherò ancora"
- "Ho un buon vantaggio, ma se avrò la possibilità di aumentarlo attaccherò ancora. Gli avversari più pericolosi? Sicuramente Porte e Valverde, ma devo stare attento anche a Pinot e Bardet. La strada verso Parigi è ancora lunga". Con la maglia gialla saldamente sulle spalle, Vincenzo Nibali traccia il bilancio delle prime dieci tappe del Tour con un sogno nel cuore: ripetere l'impresa di Pantani, l'ultimo italiano a vincere la Grande Boucle nel 1998.
I ritiri di Froome e Contador rischiano di ridimensionare l’eventuale successo di Nibali, ma il 29enne corridore dell’Astana non ci fa caso: “Mi dispiace che si siano ritirati, mi sarebbe piaciuto battermi con loro sulle montagne. Ma anche senza di loro il Tour resta durissimo e imprevedibile, con tanti corridori ambiziosi e di grande valore”. Dal mazzo Nibali ne pesca due: l’australiano Richie Porte (Team Sky) e lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar): “Porte è temibile sia in salite che a cronometro - spiega il messinese dell’Astana -. E quanto a Valverde, mi aspetto un suo attacco da un momento all’altro”.
Guai, però, a snobbare altri uomini di classifica, come ad esempio i francesi Pinot e Bardet: “Non sono così lontani e si sa che il Tour può regalare sorprese ogni giorno. Per fortuna ho una squadra solida e finora siamo riusciti a gestire bene la corsa. Ma non bisogna sottovalutare nessuno: lo scorso anno commisi l’errore di sottovalutare Horner e fu proprio lui a vincere”.