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The Kolors: "Ribelli, poco social e tante liti: ma sempre fedeli a noi stessi"

La band presenta il nuovo album "You" a Tgcom24 che vanta la collaborazione degli ex Oasis Andy Bell e Gem Archer e del rapper Gucci Mane

The Kolors:
ufficio-stampa

Non è un album alla "Out", è "You".

Perché i The Kolors hanno ben in mente il loro pubblico, ma non lavorano in funzione di quello. "In quel periodo eravamo quello, oggi siamo altro", sottolineano a Tgcom24. Un album dove non c'è la ricerca di una hit e neppure del look, ma che guarda - dichiaratamente - all'estero. Non a caso è stato registrato a Londra e vanta la collaborazione degli ex Oasis Andy Bell e Gem Archer e del rapper americano Gucci Mane.

Sono passati due anni dall'ultimo lavoro e i The Kolors guidati da Stash potevano scegliere di "postare" subito o aspettare. Hanno optato per la seconda strada, la più difficile. Meno convenzionale e più matura. Sono l'unica band italiana che canta in inglese e il nuovo album non poteva che essere "british". Con influenze - confessate - che partono da Michael Jackson e arrivano agli Oasis, perché i ragazzi non hanno paura di ispirarsi al mondo che li ha condizionati.

 

Così è stato ad esempio con "Dream Alone": "Siamo una band che si ispira agli anni 80 e purtroppo e per fortuna si sente tanto nell'album. Per noi sono delle icone, dei punti di riferimenti. 'Dream Alone' pensavamo fosse troppo Oasis e per non cadere troppo nell'imitazione abbiamo sondato termite amici comuni Andy che ha risposto a una mail e ci ha chiesto di arrangiarla anche lui, ci siamo incontrati a Londra e davanti a una birra è venuto fuori il nome del chitarrista Gem... e ne è venuto fuori il nostro diamantino".

 

 

The Kolors:
ufficio-stampa

Premono l'acceleratore sull'elettronica più pensate, ma loro che ascoltano musica in modo compulsivo non hanno un genere ben definito, il loro unico obiettivo è quello di essere se stessi. A partire dal rapporto con i social: "Non investiamo emotivamente sul Web, usiamo i social come veicoli. Ma la vita vera è un'altra cosa". Litigano spesso tra di loro, "anche in modo animato", ma giurano di non essere cambiati, per questo "You" è quasi un invito alla "ribellione per mantenere viva la personalità": "Siamo sempre stati noi stessi, anche quando ci dicevano che la nostra musica non sarebbe mai passata in radio. E anche durante il periodo del talent, Amici, abbiamo sempre cercato di non snaturare nulla. Può sembrare paradossale detto da noi, ma non ci siamo mai fatti condizionare dalle telecamere e usciti da lì non abbiamo seguito la strategia di sfornare quanta più roba possibile perché non si dimenticassero di noi".

 

E a proposito di talent, visto che il nome di Stash è circolato come papabile giudice a X Factor, il frontman risponde: "Sarebbe una bella esperienza, non ci ho mai davvero pensato. Girava il mio nome anche per il dopo Morgan ma ero troppo impegnato per la scelta dei singoli. Adesso però ho tanto da lavorare sui live". Partono infatti subito per il tour degli instore e a luglio e agosto saranno in tutta Italia per una serie di appuntamenti live organizzati da F&PGROUP. D'altronde, come sottolinea Stash, il mantra della band è uno solo: "Divertirsi. Fuori dalla porta qualsiasi momento negativo".