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Marco Carta: "Sono più forte e vivo l'amore in modo diverso"

Il cantante, reduce dallʼIsola dei Famosi, presenta a Tgcom24 il nuovo album "Come il mondo"

Il nuovo album di inediti, "Come il mondo", che esce il 27 maggio è stato anticipato dal singolo "Non so amare".

Quando Marco Carta era ancora un naufrago all'Isola dei Famosi. Adesso che l'avventura in tv è finita, il cantante racconta a Tgcom24 il nuovo progetto artistico, confessa di sentirsi più forte e consapevole e punta sempre tutto sull'amore: "Ho fatto tanti errori ma finalmente so di essere forte".

Marco, come nasce questo album?
Come il mondo è estrapolato da una delle tracce, il titolo è importante e forte. In un momento in cui il mondo vive disagi, guerre, crisi, malattie ho pensato al 'mondo che non vuole cambiare', come recita il brano. Il mio voleva essere un messaggio positivo e di speranza. Ma non come un santone, ma un invito a vedere non solo i difetti ma anche le cose belle.

 

Parli anche molto di amore...
Di tipi diversi d'amore. 'Non so più amare' è molto passione, parla di litigi... Il primo singolo doveva esser un altro, è stata scelta alla fine della scrematura. Appena l'ho sentita me ne sono innamorato. E' uno dei pezzi più coinvolgenti dell'album. E' rock ma ha allo stesso tempo la potenza del pop di prenderti nell'inciso.

 

Ma tu sai amare?
L'Isola ti mette di fronte a te stesso. Ognuno di noi ha due parti opposte, quella bella e quella più oscura. L'Isola le spacca e ne fa emergere una. Nel mio caso è venuta fuori quella buona. Mi dipingo sempre come una persona cattiva, maleducata... Sono sempre stato duro con me stesso, non mi sono mai perdonato le cose che ho sbagliato...

 

Che errori hai fatto?
Ad esempio aver trascurato la mia famiglia. Infatti appena posso vado a Cagliari a stare un po' con i miei cari. Ho imparato ad amarmi di più, a rispettarmi.

 

Quando hai deciso di partecipare all'Isola non hai avuto paura di mescolare un po' i ruoli?
Sì. In Italia non te lo perdonano. In America invece un cantante è anche produttore. Ho avuto un po' di paura ma ero molto positivo. Perché se ti sai spiegare con la verità è possibile raccontarti. Così è stato. Ora mi porto dietro delle belle amicizie, la solitudine e la grande lezione di vita: finalmente so di essere forte. Pensavo di dovermi appoggiare a qualcuno per farcela e invece ce l'ho fatta da solo...

 

Hai pensato a un canzone legata all'Isola?
Non ho cominciato ancora a scriverla ma sono sicuro che qualcosa nascerà.

 

Quando ti vederemo live?
Ci sarà un tour radio. Il tour vero è ancora da definire, magari da ottobre. Mi piacerebbe fare un tour lungo che mi porti via dall'autunno alla primavera nei palasport.