Le sperimentazioni con i biocarburanti e l’obiettivo del Gruppo guidato da Luigi Ferraris di raggiungere le emissioni zero entro il 2040, dieci anni prima di quanto richiesto dall’Ue
Le questioni legate alla mobilità e ai trasporti sono sempre più centrali quando si parla di qualità della vita. Muoversi è una necessità e diventa prioritario avere accesso a soluzioni integrate e condivise che riducano e rendano più confortevole il tempo speso quotidianamente negli spostamenti. Questa sfida non riguarda solo l'aspetto umano e sociale, ma anche quello ambientale. Il settore dei trasporti attualmente è responsabile del 25% delle emissioni di gas a effetto serra e del 30% delle emissioni di CO2. Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è su strada che si genera il 92,6% delle emissioni totali del settore. Il trasporto marittimo pesa per il 4,3%, quello aereo per il 2,3%, mentre quello ferroviario, che si conferma il settore più green, è fermo allo 0,15%.
L’impegno verso la sostenibilità è tra i principi fondamentali del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane: generare benefici per l'ambiente, per le persone e per il territorio attraverso azioni concrete volte a rendere sempre più green il settore della mobilità. L'obiettivo è chiaro e il cronoprogramma del Gruppo guidato da Luigi Ferraris è ambizioso: raggiungere le emissioni zero entro il 2040, dieci anni prima di quanto richiesto dell’Unione Europea. Gli interventi previsti sono trasversali, ma la priorità è l’elettrificazione: oggi in Italia oltre il 70% della linea ferroviaria è già elettrificata e a breve saranno convertiti altri 2mila chilometri. Per ridurre l’impatto delle emissioni “a monte”, FS ha poi iniziato ad autoprodurre l’energia di cui ha bisogno attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici negli spazi di proprietà. Il piano punta a coprire il 40% del fabbisogno di energia elettrica, arrivando a produrre 2,6 TW all’anno da fonti rinnovabili.
Dove non è possibile elettrificare la linea, la soluzione è il biocarburante. La sperimentazione con l’HVO, l’Hydrotreated Vegetable Oil, è iniziata nel 2022 e i risultati sono sorprendenti: le emissioni di CO2 sono di circa l’80% in meno, tenendo conto di tutto il ciclo di vita del combustibile. “Il Gruppo FS è all’avanguardia nell’utilizzo dei biocarburanti – conferma l’amministratore delegato Luigi Ferraris – e i risultati delle sperimentazioni portate avanti sulle motrici ferroviarie e sugli autobus sono stati molto positivi. Stiamo lavorando per approvvigionarci di biocombustibili così da ampliarne l’utilizzo sui cinque mila chilometri di linea ferroviaria ancora non elettrificata. È una tecnologia testata e consolidata che ci permetterà di ridurre le emissioni contribuendo alla decarbonizzazione del settore dei trasporti anche nel breve-medio periodo”.
Efficientamento energetico significa anche passare dall’uso lineare delle risorse alla circolarità. A Forlì, sulla linea Bologna-Rimini, è stata attivata la sottostazione elettrica con il primo impianto per il recupero dell’energia di frenatura dei treni in viaggio. Il piano di RFI, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, ne prevede altri 15 entro il 2032. L’energia che viene utilizzata alimentare la linea ferroviaria viene così recuperata e reimmessa in rete. Lo stesso approccio viene utilizzato da Trenitalia, capofila del Polo Passeggeri di FS, per migliorare l’efficienza idrica: per il lavaggio dei treni, ad esempio, si usano le acque industriali. Un importante investimento riguarda anche l’ammodernamento della flotta: in due anni sono stati stanziati tre miliardi di euro per l’acquisto di 40 Frecciarossa 1000 e di 248 convogli a basso impatto ambientale per il trasporto regionale. I nuovi mezzi sono in grado di garantire un servizio più confortevole ed ecologico grazie a consumi ridotti e alla tripla alimentazione - elettrica, diesel e a batteria – che consente di abbattere le emissioni di CO2 dell’83% rispetto agli attuali treni a motore diesel. Il piano di efficientamento energetico del Gruppo coinvolge anche il Polo Logistica che nel 2022 ha risparmiato 1,8 milioni di tonnellate di CO2 grazie al modello di logistica integrata sostenibile. Inoltre, la società capofila Mercitalia ha lanciato un piano di rinnovo della flotta che prevede un risparmio del 25% sui consumi di energia da trazione.
Per affrontare la sfida della transizione ecologica, FS ha anche aperto un tavolo di confronto e approfondimento coinvolgendo le parti interessate. Il progetto “La Just Transition nel Settore Trasporti”, promosso in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, si concentra su tre aree prioritarie: la mitigazione del cambiamento climatico, la tutela ambientale e sociale e l’impatto positivo sulle comunità. L’obiettivo è di valutare le possibili misure da adottare per trasformarle in iniziative concrete.