Perché sono stati messi online i redditi dei ministri?
Di Luisa Casanova Stua
In nome della trasparenza.
La politica ultimamente naviga in acque piuttosto agitate dal malcontento di una popolazione costretta a sacrifici economici per far fronte a un grave periodo di crisi e l'antipolitica è sempre più forte. Per questo il presidente Mario Monti ha pensato bene di dare un segnale forte al popolo italiano per poter finalmente fugare tutti i sospetti di conflitto di interessi per i membri dell'esecutivo. Sono stati messi in rete, quindi, i redditi dichiarati dai ministri nel 2011, quando ancora non erano al governo, in modo che i cittadini possano fare un raffronto con quanto, invece, essi percepiranno in virtù della loro nuova carica.
CHI SONO I PIU' RICCHI?
Il ministro con il reddito più alto è la Guardasigilli Paola Severino che nel 2011 ha dichiarato un imponibile di 7 milioni di euro su cui ha pagato 4 milioni di tasse. Al secondo posto si trova Corrado Passera, titolare dello Sviluppo economico, che arriva a 3,5 milioni di euro. Solo terzo classificato, invece, il premier Mario Monti con un milione e mezzo di euro. Da quanto risulta dalla denuncia pubblicata dal presidente del Consiglio, Monti è proprietario anche di un appartamento a Milano e del 50% di un altro a Bruxelles, oltre a vari altri beni immobili. Il presidente del Consiglio possiede anche un cospicuo patrimonio in conti correnti, depositi titoli e gestioni patrimoniali.
DOVE SI POSSONO TROVARE LE INFORMAZIONI?
I redditi sono stati ripresi da molti siti internet di informazione ma sono stati pubblicati originariamente sui portali dei relativi ministeri lo scorso martedì. Il sito del governo è stato addirittura bloccato dalle troppe visite dei cittadini curiosi di fare i conti in tasca a chi li governa. Anche TgCom24 ha pubblicato le schede relative a tutti i ministri.
QUANTO GUADAGNANO I TECNICI AL GOVERNO?
Lo stipendio base di un ministro è di 53.238 euro ma un membro della squadra di governo può arrivare a guadagnare circa 200 mila euro all'anno. Nella busta paga di un ministro, infatti, confluiscono 11.309 euro di indennità integrativa speciale e 135.230 mila euro come indennità prevista dalla legge 418 del 1999. Il premier Monti percepirà solo lo stipendio da senatore di 211.502 euro annui lordi avendo rinunciato al compenso da presidente del Consiglio e da ministro dell'Economia.
CHE NE PENSANO I CITTADINI?
Ovviamente la notizia non è passata inosservata e su social network, blog e siti internet i cittadini si sono espressi in vari modi sulla vicenda. Tra i commenti che si trovano sul web sono piuttosto contrastanti: accanto a chi critica i ministri che chiedono sacrifici ma hanno stipendi milionari ci sono coloro che non si scandalizzano e sostengono che sia normale che i politici guadagnino tanto. Anche su Twitter gli hashtag #redditi e #ministri sono saliti in primo piano dando vita a un vero e proprio dibattito tra gli utenti, da chi accusa gli altri di voyuerismo a chi denuncia gli sprechi della Casta. Insomma, si sa che coloro che siedono nei tanto amati/odiati scranni appartengono da sempre alle classi privilegiate, ma in un periodo in cui la crisi morde sempre di più l'indignazione si fa strada facilmente.
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