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Perché il nuovo inno del Pdl ha fatto tanto discutere?

Di Marco Subert

Tgcom24

Motore della polemica, come accade sempre più spesso, è la rete.

Nello specifico twitter. Sul social in molti cinguettano maliziosi all'indirizzo del rapper J-Ax. Sono suoi fans e vogliono fargli notare la somiglianza del nuovo inno del Pdl con lo storico brano degli Articolo 31 "Gente che spera". J-Ax rilancia: "Domai denuncio Berlusconi. " Scoppia l'inferno. I siti di informazione amplificano la boutade del cantante al punto da costringerlo a fare retromarcia.

Come ha reagito J-Ax al montare della polemica?
Prendendosela con i giornalisti, definiti giornalai. A dargli man forte l'esercito dei suoi "followers". Twitter si scatena: la domanda ripetuta come un mantra è: "Ma per una battuta si può muovere tutto sto bordello?" Linea sposata in pieno dal cantante che, nel frattempo, ha conquistato le prime pagine di tutte le testate on line. Sempre da twitter annuncia: "Tra 2 ore comunicato ufficiale...abbiate pazienza. Sto ridendo troppo per scrivere".

Qual è la parte del testo incriminata?
Il testo del nuovo inno recita: "Gente che spera ,che lotta e che crede nel sogno della libertà. Gente che ama la luce/che non prova invidia/che odiare non sa. " Quello di J-Ax: "Noi, gente che spera/cercando qualcosa di più/in fondo alla sera. Noi, gente che passa e che va, cercando la felicità.

Che cosa ha detto nel suo comunicato?
J-Ax esprime la sua posizione ufficiale sulla questione in un "videomessaggio alla Nazione". Il rapper si presenta in video con l'abito della festa: giacca, cravatta, cappellino d'ordinanza e bandiera tricolore. Dalla surreale ambientazione costruita per l'occasione afferma: "Purtroppo non si può parlare di un vero plagio, gli autori non sono riusciti con efficacia il mio concetto."

Come si sono difesi gli autori del brano?
Ospiti a "La Zanzara" di Giuseppe cruciani (da questa settimana in diretta anche su Tgcom24) gli autori hanno spiegato che la frase incriminata è troppo generica, almeno quanto la frase "ti amo." Per questo è del tutto improprio parlare di plagio.  

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