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Referendum, Berlusconi: con Italicum rischio dittatura se vince sì

Il leader di Forza Italia: "Se vincesse il M5s, il signor Grillo, già padrone del suo partito, diventerebbe capo degli italiani"

"La riforma costituzionale associata all'Italicum può aprire alla possibilità di una deriva autoritaria nel nostro Paese".

Lo ha detto Berlusconi aggiungendo di non fidarsi dell'impegno di Renzi a modificare la legge elettorale. "Se vincesse il M5s, il signor Grillo, già padrone del suo partito, diventerebbe capo del governo e diventerebbe in breve il capo degli italiani". "Bisogna votare No al referendum", ha ribadito il leader di Forza Italia.

Durante la registrazione della nuova puntata di Porta a Porta, Berlusconi ha spiegato di non fidarsi dell'impegno a modificare la legge elettorale assunto da Matteo Renzi: "Se questo accadrà benissimo, ma oggi è soltanto una promessa e questo governo di promesse ne ha fatte tante e non le ha mantenute. Magari l'intenzione c'è, ma poi possono succedere tante cose".

La nuova legge elettorale che dovrebbe sostituire l'Italicum "credo debba essere proporzionale per poi avere una Grosse Koalition come quella che esiste in Germania da tre legislature", ha proseguito.

"Renzi resterà al governo anche se vince il No" - "Anche con il no, questo governo non cade. Matteo Renzi ha una maggioranza, una maggioranza che non convince ma c'è", ha poi aggiunto il numero uno di Forza Italia. "E' Renzi che ha personalizzato il quesito - ha sottolineato - perché cerca una legittimazione che non ha mai avuto".

"Il fronte del Sì non mi sembra il Real Madrid" - Commentando con ironia la definizione di "accozzaglia" tributata da Renzi al fronte del "No", Silvio Berlusconi ha osservato: "Con lui ci sono gli Alfano, i Verdini, i Cicchitto... non mi sembra sia il Real Madrid francamente".

"Aziende per il Sì per la paura di ritorsioni del governo" - Berlusconi ha poi dichiarato che le aziende italiane sono a favore del "Sì" al referendum perché "hanno paura della possibile ritorsione di chi ha il potere". "Ho avuto discussioni a questo livello - ha proseguito - e ho dovuto accettare questo fatto essendoci dentro le aziende i risparmiatori e devo prendere atto che la dichiarazioni del presidente Mediaset sono attribuibili alla difesa di questi risparmiatori. Se il governo dovesse vincere ci sarebbero conseguenze negative per le nostre aziende e per le altre".