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Legge elettorale, D'Alema: un patto di potere per espropriare Quirinale

"Un accordo fra i capipartito che vorrebbe espropriare il Presidente della Repubblica". Queste le parole di Dʼalema. Grillo ribatte: "Ha una paura fottuta di andare alle elezioni".

Legge elettorale, D'Alema: un patto di potere per espropriare Quirinale - foto 1
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Quello sulla nuova legge elettorale, approvata in Commissione alla Camera da Pd, M5s, Forza Italia e Lega, è "un accordo di potere fra i capipartito che vorrebbe espropriare il Presidente della Repubblica dei suoi compiti".

Lo ha detto Massimo D'Alema, parlando del cosiddetto sistema "Germanichellum". La replica del leader M5s Beppe Grillo: "Mdp, il nuovo partito dei cambia casacca come D'Alema, ha una paura fottuta di andare alle elezioni".

D'Alema: "Via i capilista bloccati? È falso"- "Nella legge elettorale "ci sono aspetti non condivisibili, e finché è all'esame del Parlamento si può sperare che possano essere cambiati". Lo ha detto Massimo D'Alema a margine dell'incontro di Articolo 1-Mdp, sottolineando che "anche avendo ridotto il numero dei collegi, il 62% dei parlamentari saranno eletti sulla base di liste bloccate, non solo i capilista". "Ho letto sui giornali - ha sostenuto D'Alema conversando coi giornalisti - che saltano i capilista bloccati: per dirlo, ci vuole una fantasia oppure un livello di disonesta' intellettuale abbastanza sconcertante". Altro aspetto "grave" del disegno di legge, secondo l'ex premier, è "che rispetto al sistema tedesco non ci sia il doppio voto" segno che "il sistema tedesco è stato alterato evidentemente per favorire le forze maggiori". Terzo punto, ha concluso, i collegi "devono essere ridefiniti sulla base di un procedimento che comporta la consultazione delle Regioni, delle Commissioni parlamentari. Mica possono essere definiti dalla legge elettorale".

Grillo: "Mdp è 'Mantenimento Delle Poltrone', ha paura del voto" - "Mdp, il nuovo partito dei cambia casacca, gli ex piddini (D'Attorre, Bersani, D'Alema, Speranza ecc) che hanno votato tutte le porcate renziane (Jobs act incluso), ha una paura fottuta di andare alle elezioni e sta facendo di tutto per sabotare la legge elettorale e impedire agli italiani di esprimersi democraticamente con una legge finalmente costituzionale". E' quanto si legge in un post firmato M5s e pubblicato sul blog di Beppe Grillo. "Loro - si legge ancora nel post - che se ci fossero state le preferenze anziché il Porcellum che non hanno mai cambiato in 10 anni, non sarebbero mai arrivati in Parlamento. Sono preoccupati solo del 'Mantenimento Delle Poltrone' e infatti chiedono anche di abbassare ad uno il numero minimo di candidati da scrivere nel listino proporzionale, così il partito mette dentro l'unica persona che può essere votata dagli elettori. Dei geni della democrazia! Noi vogliamo le preferenze e cercheremo di farle inserire all'interno della legge elettorale, in ogni caso faremo le parlamentarie online per determinare le liste. Da noi non ci sono capibastone che decidono chi deve mantenere la poltrona", conclude il M5s nel post.


Bersani: "Patto Pd-Fi, lo capisce anche un bambino" - "Un patto tra Partito Democratico e Forza Italia per una legge elettorale che sia imposta, poco tedesca e molto italiana, altro che voto alla tedesca. Qui ci sono 4 persone che decideranno le liste". Lo ha detto Pier Luigi Bersani, leader di Articolo 1 Mdp, a margine di un'iniziativa di partito in corso a Pescara

La Russa: "Non ci piace, ma almeno si vota presto" - "Questa legge elettorale non ci piace perché non da' ai cittadini la possibilità di scegliere chi eleggere perché restano le liste bloccate e perché passate le elezioni lascia ai partiti e solo a loro, il compito di mettersi d'accordo. Con buona pace del voto popolare. L'unica buona notizia e' che si potrà andare a votare presto". Lo dichiara Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d'Italia e membro della commissione affari costituzionali.

Chiti (Pd): "Ma siamo proprio sicuri?" - "Con questa legge elettorale, a base proporzionale, verranno meno alcune ragioni fondative dello stesso Pd; i cittadini non sceglieranno la gran parte dei loro rappresentanti in Parlamento; non si conosceranno le alleanze di governo, ma tutto sara' lasciato a trattative dopo le elezioni; unico destino di governo per il Pd sara' l'alleanza con Berlusconi; aumentano nel mondo che guarda a noi malessere, distacco e delusione". "Pazienza. L'importante e' tirare dritto. Con qualche brillante marchingegno di propaganda e comunicazione i cittadini incantati ci seguiranno. Domanda: siamo proprio sicuri?", conclude il senatore del Pd Vannino Chiti.