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Bossi striglia la Lega in Veneto e attacca Tosi: "Manda i suoi fascisti"

Il senatur torna sulla spaccatura del partito avvenuta durante la manifestazione a Pontida di domenica scorsa. Stilettata anche a Maroni: "Mostrare i diamanti? Una cazz..."

Tgcom24

Umberto Bossi torna sulla manifestazione della Lega a Pontida di domenica scorsa e sulle spaccature all'interno del movimento. "In Veneto dobbiamo per forza fare il congresso - dice conversando a Montecitorio -. Non c'è una sola provincia che sta in piedi da sola". E poi l'attacco al sindaco di Verona Tosi: "C'erano fascisti che picchiavano anche le donne. Secondo me venivano da Verona...".

"Le province sono tutte commissariate in Veneto. Un congresso dobbiamo farlo per forza", prosegue Bossi. I cronisti chiedono se Maroni sia d'accordo con l'idea del congresso: "Non lo so - risponde il presidente del Carroccio -. C'è troppa gente della base che reclama. Ne ho parlato con Maroni, troveremo una soluzione".

Quanto ai "fascisti" a Pontida, prosegue Bossi, "li ho visti io. Avevano i guanti neri". I giornalisti gli chiedono se intenda riferirsi al sindaco di Verona, Flavio Tosi, ma Bossi replica così: "In passato c'è stato qualche problema tra noi, quando aveva tutta la sua famiglia nella sede della Lega e io li ho cacciati".

Stilettata a Maroni: "Cazzata mostrare i diamanti" - I "diamanti di Belsito" mostrati a Pontida da Roberto Maroni sono "una cazzata". Così Umberto Bossi conversando con i cronisti a Montecitorio. "Doveva portare i soldi, vendere i diamanti e portare i soldi dicendo alla gente: 'ogni sede riceve tot soldi'".

Il consiglio a Berlusconi: "Dia voti a Bersani" -  "Se fossi in Berlusconi darei i voti per il governo a Bersani tanto in pochi mesi va a schiantarsi, e poi vinco. Se fosse furbo dall'incontro con Bersani uscirebbe qualcosa". Cosi' Umberto Bossi con i cronisti a Montecitorio. Quanto alla possibilità che la Lega possa appoggiare il Pd al Senato, "permettetemi di non rispondere...".

Tosi: "Non mi interessano le polemiche" - "Le polemiche non interessano nè a me nè agli elettori leghisti", così Flavio Tosi replica seccamente alle parole di Umberto Bossi. "E quindi non replico", ha aggiunto salvo poi liquidare come "questioni irrilevanti" le affermazioni di Bossi sulla presenza di picchiatori a Pontida. "Irrilevanti rispetto ai problemi di una città da amministrare - aggiunge il sindaco di Verona - e quindi, come già detto, non replico".