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Usa, Trump pronto a smantellare il piano anti-emissioni di Obama

Il capo dellʼagenzia federale Usa dellʼambiente (Epa), Scott Pruitt, ha annunciato la revoca del "Clean Power Plan"

"La guerra al carbone è finita".

E' il capo dell'agenzia federale Usa dell'ambiente (Epa), Scott Pruitt, ad annunciare così la prossima mossa dell'amministrazione Trump per scardinare un altro tassello dell'eredità di Obama, rovesciando le politiche sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici. Pruitt ha infatti reso noto che tutto è pronto per revocare il "Clean Power Plan", il programma che taglia le emissioni degli impianti a carbone.

Si tratta del resto di una delle promesse elettorali di Donald Trump, parte del suo dichiarato impegno a "soccorrere" l'economia del carbone in America, i minatori, le miniere. E Pruitt è stato scelto alla guida dell'Epa anche per il suo scetticismo per quella "scienza" sul clima che, secondo i critici, è allarmista e pone limiti superflui.

Il 'Clean Power Plan' era stato introdotto con l'obiettivo di ridurre il livello di emissioni inquinanti delle centrali elettriche del 32% entro il 2030. Durante la presidenza Obama, l'Epa aveva stimato di poter prevenire tra le 2700 e le 6.600 morti grazie al piano, oltre a 140mila attacchi d'asma nei bambini.

I gruppi ambientalisti hanno criticato l'annuncio di Pruitt. "Non importa chi sia alla Casa Bianca, l'Epa è legalmente obbligata a limitare l'inquinamento", ha detto Michael Brune, il direttore esecutivo della Sierra Club, la più antica e grande organizzazione ambientale degli Stati Uniti.

Presa di posizione opposta per le organizzazioni professionali, come l'Associazione nazionale dei produttori, che hanno elogiato il progetto. "Il regolamento era più esteso di quanto consentito dalla legge", ha dichiarato il vice presidente dell'associazione, Ross Eisenberg. "Al tempo stesso, riconosciamo la necessità di una politica per affrontare le emissioni di gas serra", ha aggiunto.

Le centrali elettriche sono considerate i maggiori produttori dei gas serra, principali responsabili secondo gli esperti del cambiamento climatico. Il tentativo di smantellare il programma rientra nel più ampio disegno dell'amministrazione Trump di rilanciare l'industria dei combustibili fossili negli Usa. Per il capo dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente, il regolamento introdotto da Obama nel 2015 era "illegale" e "definiva vincitori e perdenti" nella competizione per produrre energia elettrica negli Usa. "Il potere regolatorio non dovrebbe mai essere usato per definire vincitori e perdenti", ha attaccato Pruitt.