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Iran: "Se Israele ci attacca siamo pronti a usare un'arma mai utilizzata prima" | Putin a Raisi: Teheran e Tel Aviv esercitino la moderazione

Teheran: "Abbiamo piani per tutti gli scenari". Netanyahu: "Vinceremo a Gaza e ci difenderemo altrove". Tajani: "Pronti a inviare truppe se nascesse uno Stato palestinese"

Israele il giorno dopo lʼattacco iraniano

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 193.

L'Iran lancia un pesante avvertimento a Israele. "I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran, siamo pronti a usare un'arma mai utilizzata prima", dice il portavoce della commissione Sicurezza nazionale in Parlamento Abolfazl Amouei. Putin telefona al presidente iraniano Raisi: "Teheran e Tel Aviv esercitino la moderazione per evitare l'escalation". E Netanyahu ribadisce: "Vinceremo a Gaza e ci difenderemo altrove". Resta alta quindi la tensione fra Stato ebraico e Iran dopo l'attacco con centinaia di droni e missili da crociera lanciato nella notte tra sabato e domenica e neutralizzato da Iron Dome e jet alleati. Teheran dovrà aspettare "nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco", aggiunge il premier israeliano. Il portavoce delle Forze armate iraniane ha riferito che Teheran "non cerca di espandere la guerra, ma anche che qualsiasi aggressione da parte di Israele o dei suoi sostenitori incontrerà una risposta più forte di prima". E Israele specifica che dalla sua risposta all'Iran non ci saranno pericoli per i Paesi arabi. Ma il presidente iraniano Raisi avverte: "Qualsiasi ulteriore ritorsione di Israele riceverà una risposta orribile, diffusa e dolorosa". Tajani si dice pronto a un eventuale intervento militare per la pace ma solo se nascesse uno Stato Palestinese.

  • 16 apr

    L'Iran avverte Israele: "Useremo un'arma mai impiegata prima" - VIDEO

  • 16 apr

    Israele-Iran Crosetto a Gallant: non alimentare spirale violenza

    "Oggi, nel manifestare al ministro Gallant la mia amicizia ho ribadito anche le mie preoccupazioni per la possibile evoluzione nella regione medio orientale, già duramente provata. Il superamento di una precisa linea rossa, con l'attacco diretto a Israele, sul suo territorio, inquieta; cionondimeno proprio ora occorre maturità e agire secondo le regole del diritto internazionale per evitare di alimentare la spirale di violenza che ci vedrebbe tutti sconfitti.". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto che oggi ha sentito il collega israeliano Yoav Gallant.

  • 16 apr

    Erdogan: Netanyahu responsabile dell'attacco dell'Iran

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan accusa il premier israeliano Benyamin Netanyahu di essere "il principale responsabile" per l'attacco dell'Iran contro Israele.

  • 16 apr

    Israele, Gantz: "Risponderemo all'Iran in coordinamento con gli Usa"

    Israele risponderà all'attacco dell'Iran "nel momento e nel luogo" che riterrà opportuni, collaborando con gli Stati Uniti "per costruire un'alleanza globale e regionale contro Teheran". Lo ha ribadito il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, aggiungendo che l'Iran "è un problema globale e regionale, e anche una minaccia per Israele. Per questo il mondo dovrebbe agire militarmente contro Teheran e imporre sanzioni per fermare la sua aggressione".

  • 16 apr

    Hagari: "L'Iran non uscirà indenne dal suo attacco"

    L'Iran non la passerà liscia per l'attacco di sabato scorso a Israele. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. "Non possiamo restare fermi - ha aggiunto, citato dai media - davanti a questo tipo di aggressione, l'Iran non ne uscirà impunemente. Risponderemo al tempo e al posto giusto e nel modo che sceglieremo". 

  • 16 apr

    Putin a Raisi: "Iran e Israele esercitino moderazione"

    Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso in una telefonata con il presidente iraniano Raisi "la speranza che Iran e Israele esercitino la moderazione per evitare una nuova escalation". Lo rende noto il Cremlino, come riporta la Tass. Raisi, secondo il Cremlino, ha assicurato a Putin che Teheran non è interessata a un'ulteriore escalation in Medioriente.

  • 16 apr

    Iran: "Se Israele attacca, pronti a usare l'arma mai utilizzata"

    "I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran in risposta all'attacco dell'Iran contro Israele, siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai usato prima". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano, Abolfazl Amouei. "Abbiamo piani per tutti gli scenari e agiremo con coraggio. Il nostro messaggio è la pace e allo stesso tempo la preparazione militare dell'Iran".

  • 16 apr

    Esplosi in Israele due droni armati dal Libano

    Due droni armati partiti dal Libano sono esplosi all'interno del territorio israeliano, nell'area di Beit Hillel. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Secondo i media, ci sono tre feriti lievi.

  • 16 apr

    Giordania: "Netanyahu non alimenti l'escalation"

    "L'Iran ha risposto all'attacco all'ambasciata a Damasco. Adesso Netanyahu non alimenti l'escalation rispondendo, e non usi questa situazione per deviare la prospettiva da quello che sta succedendo nella Strisca di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, parlando a Berlino in conferenza stampa con Annalena Baerbock. Safedi ha anche sostenuto che "ci sono molti elementi estremisti nel governo di Netanyahu che devono essere fermati".

  • 16 apr

    Berlino vuole nuove sanzioni Ue per Iran su droni

    La Germania vuole nuove sanzioni europee sui droni iraniani dopo l'attacco di Teheran contro Israele. Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock a Berlino, in conferenza stampa con il collega giordano Ayman Safadi.

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