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Caso Regeni, New York Times: vergognoso il silenzio della Francia

Editoriale del quotidiano americano: "Bisogna seguire lʼItalia nelle pressioni sullʼEgitto". Mattarella: "Non possiamo nè vogliamo dimenticare Giulio"

E' ora che altri Paesi riconsiderino le relazioni con l'Egitto, dove le violazioni dei diritti umani hanno raggiunto un picco, come ha dovuto l'Italia dopo che il Cairo non ha soddisfatto la richiesta di verità sul barbaro assassinio del ricercatore Giulio Regeni.

Lo scrive in un editoriale il New York Times che, alla vigilia del viaggio del presidente francese Hollande al Cairo, definisce anche "vergognoso" il silenzio della Francia sul tema.

"Gli abusi dei diritti umani in Egitto sotto il presidente Abdel Fattah el-Sisi hanno raggiunto nuovi picchi, e ciononostante i governi occidentali che commerciano con l'Egitto e lo armano hanno continuato a fare affari come se niente fosse sostenendo che sono in ballo la sicurezza regionale e gli interessi economici", ha affermato il Nyt. "Ora, un'investigazione in stallo sul rapimento e l'assassinio di un ricercatore italiano ha costretto almeno uno di questi paesi, l'Italia, a riconsiderare la sua relazione. E' tempo che altre democrazie occidentali riconsiderino le proprie".

Il prestigioso giornale americano ha sottolineato che migliaia di egiziani sono stati arrestati e molti sono stati "torturati e uccisi". Tra le vittime - ha ricordato il Nyt - il ricercatore italiano della Cambridge University Giulio Regeni, "il cui corpo martoriato che portava tutte i segni caratteristici dei metodi usati dalle forze di sicurezza dell'Egitto" è stato trovato il 3 febbraio, nove giorni dopo che era scomparso al Cairo.

Il Nyt ricorda che l'Italia - come Stati uniti, Francia e Gran Bretagna - era uno dei paesi che sostenevano al Sisi nella speranza che questi fermi l'avanzata dello Stato islamico (Isis) nella regione, oltre a essere uno dei più importanti partner commerciali. Ma lo sdegno pubblico dopo l'assassinio di Regeni e la scarsa collaborazione egiziana all'inchiesta comune stanno "costringendo il governo del primo ministro Matteo Renzi ad agire". L'Italia ha richiamato il suo ambasciatore dal Cairo e ha chiesto gli altri governi europei di agire.

Quest'ultima richiesta ha portato finora a una richiesta del governo britannico per una "piena e trasparente inchiesta" sull'assassinio di Regeni, ma solo dopo una petizine firmata da oltre 10mila persone. E ha una risoluzione del Parlamento europeo. In particolare, il Nyt definisce "vergognoso" il silenzio della Francia, "il cui presidente François Hollande si recherà lunedì al Cairo per firmare un accordo sulle armi da 1,1 miliardi di dollari".

Mattarella: non vogliamo nè possiamo dimenticare Giulio Regeni Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani che ha organizzato ad Assisi il Meeting nazionale delle Scuola per la pace, la fraternità e il dialogo. "Il mio augurio - scrive Mattarella - è che l'esperienza di queste giornate aiuti la crescita dei giovani e li incoraggi a farsi costruttori di amicizia e di solidarietà. I luoghi e lo spirito di Assisi - prosegue il Capo dello Stato - scuotono le coscienze, ci interpellano sui valori autentici della vita e ci sollecitano a rompere quell'involucro di indifferenza nel quale talvolta si pensa di trincerarsi. La pace e la fraternità cominciano dai nostri comportamenti e ci sfidano a procedere con coerenza nel percorso della distensione, della cooperazione tra i popoli, della tutela dei diritti fondamentali, della giustizia, del rispetto dell'ambiente, della solidarietà sociale, del contrasto allo sfruttamento, alle violenze e alle guerre".