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Brexit,Renzi: no rischi per Italia,noi in prima fila per cambiare Ue

"La partita è finita, la Gran Bretagna ha votato e abbiamo grande rispetto per la loro decisione - ha aggiunto il premier -, ma ora voltiamo pagina e occupiamoci del rilancio della Ue"

"L'Italia è in prima fila per cambiare l'Europa".

Lo ha detto il premier Matteo Renzi, escludendo che ci siano rischi per il nostro Paese a causa della Brexit. "Qualora ci fossero difficoltà, il governo italiano e le istituzioni europee sono pronte ad intervenire per dare certezza ai consumatori e risparmiatori italiani", ha assicurato.

"Il Regno Unito è fuori, basta parlarne, torniamo a occuparci di chi ne ha bisogno" - Quanto al dopo voto nel Regno Unito, con ricorsi e controricorsi rispetto all'esito del referendum, Renzi si è mostrato fermo: "La partita è finita, la Gran Bretagna ha votato e abbiamo grande rispetto per la loro decisione, ma ora voltiamo pagina e occupiamoci del rilancio della Ue. Non possiamo stare un altro anno a discutere di Regno Unito. Rimettiamo al centro della scena" chi è stato colpito dalla crisi.

"L'Ue metta al centro la crescita, e parli di valori non solo di banche" - L'esito del referendum in Gran Bretagna, tuttavia rappresenta un monito per l'Unione europea che ora, secondo il premier, deve "finalmente mettere al centro la crescita. E' tempo di voltare pagina: gli italiani lo chiedono da tempo, ora speriamo si aggiungano francesi e tedeschi".

"Prendiamo dal negativo della Brexit le buone occasioni", è stato quindi l'invito di Renzi: "L'Europa parli meno di banche e più di valori, non lasci soli i Paesi in prima linea sull'immigrazione, parli con coraggio ai giovani della generaizone Erasmus".

"La maggior parte degli italiani considera l'Europa casa propria" - "Sicuramente" la Brexit dà più fiato ai populismi e "Lega e Cinque Stelle da sempre sono contro l'euro e loro probabilmetne festeggiano questo risultato. Ma pensiamo che la stragrande maggioranza degli italiani consideri l'Europa casa propria". "Certo serve un'Europa con un'anima, che non sia solo regole e procedure". Ma "una cosa è cambiare l'Europa, fuggire sarebbe un errore".

"Nessun effetto Brexit su referendum riforme" - Infine Renzi esclude che possano esserci legami o conseguenze tra il referendum britannico e quello di ottobre sulle riforme. "Chi vota Sì riduce gli sprechi, gli stipendi dei consiglieri regionali e il numero dei politici dando allo Stato una conformazione più semplice", ha quindi aggiunto.