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Brexit, i lavoratori Ue in Gran Bretagna si preparano allo sciopero

I cittadini comunitari sullʼIsola per motivi professionali hanno aperto una pagina Facebook per incrociare le braccia il 4 luglio in segno di protesta per la vittoria dei Leave

Incroceranno le braccia il 4 luglio i lavoratori Ue in Gran Bretagna per protestare contro la vittoria del "Leave" che al referendum ha portato l'Isola fuori dall'Unione Europea.

Sono oltre due milioni gli stranieri del Vecchio Continente a temere ripercussioni dirette sul loro soggiorno professionale in terra britannica. Così il regista ungherese Kristof Deák, in loro rappresentanza, ha aperto una pagina-evento su Facebook per organizzare questa mobilitazione che in poche ore ha raccolto oltre 9.000 adesioni.

Camerieri, lavapiatti, ristoratori, infermieri, addetti al call center, manager, ricercatori, tutti provenienti dai Paesi membri dell'Ue sono chiamati "alle armi" dopo la Brexit: per loro si profila un futuro difficile tra burocrazia, visti e permessi di soggiorno. Il luogo scelto per lo sciopero generale dei lavoratori europei è Londra.

"Sulla scia del referendum e la decisione di uscire dall'Ue, - spiega Deák nel post in apertura dell'evento - vogliamo mostrare a coloro che hanno votato 'Leave' come stanno i fatti: noi, due milioni di cittadini Ue che attualmente lavorano nel Regno Unito, abbiamo un ruolo centrale nella società e nell'economia britanniche. Il voto colpisce ognuno di noi, ma non solo uno di noi aveva la possibilità di votare su questo tema. Per questo chiediamo un intervento urgente dal vertice del governo a garanzia che le nostre vite non siano gravemente colpite dal risultato del referendum. Per assicurarci che la nostra voce sia ascoltata, indiciamo uno sciopero generale per lunedì 4 luglio".

Poco dopo l'organizzatore della protesta scrive di essere rimasto colpito da come sia stata accolta positivamente la sua idea e inizia a dare una forma strutturata allo sciopero, dicendo di voler coinvolgere anche i sindacati e suggerendo a chi non potrà raggiungere Londra e a chi non sarà permesso di aderire di indossare T-shirt e spille che verranno create ad hoc.

Alla Gran Bretagna e ai suoi sudditi non resta che stare a vedere cosa saranno in grado di fare i cittadini Ue che da anni risiedono sul territorio. L'appuntamento è per il 4 luglio. La macchina organizzativa è partita a tutta velocità e ha intenzione di andare molto avanti.