Usa: operato senatore Johnson
Democratici, maggioranza a rischio
Ore di tensione tra i democratici del Congresso degli Stati Uniti, che seguono con apprensione tutte le notizie sullo stato di salute del senatore Tim Johnson.
Il rappresentante democratico del South Dakota è stato operato al cervello e le sue condizioni rimangono critiche. Secondo fonti mediche, la sua convalescenza rischia di essere lunga e potrebbe compromettere la maggioranza dei democratici al Senato.
In gioco, dunque, non c'è soltanto la vita del senatore, ma anche la leadership al Senato che i democratici hanno conquistato dopo le elezioni di Midterm del 7 novembre. In caso di morte di Johnson, o di sue improbabili dimissioni, c'è infatti il rischio che a sostituirlo sia un repubblicano, dando di fatto la maggioranza al partito del presidente Usa George W. Bush.
Al momento, l'ultimo bollettino medico del senatore Johnson sembra più rassicurante e il recupero del democratico del South Dakota "non presenterebbe complicazioni". Il senatore, si legge nel referto dei medici, "risponde in modo appropriato agli stimoli e non saranno necessari altri interventi chirurgici". Anche Harry Reid, che diventerà ufficialmente leader democratico del Senato quando il Congresso si riunirà il prossimo 4 gennaio, è sembrato ottimista. "Stiamo pregando tutti per la sua completa guarigione - ha detto Reid - e siamo fiduciosi sul fatto che questo accadrà".
Nella peggiore delle ipotesi, se Johnson non fosse in grado di portare a termine il mandato ricevuto dagli elettori fino al 2008, il destino del suo seggio sarebbe invece deciso dal governatore dello Stato, il repubblicano ultra conservatore Mike Rounds. Qualora Rounds nominasse un rappresentante repubblicano al posto di Johnson, la maggioranza democratica al Senato, già molto risicata, sarebbe rimessa in discussione.