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Siria, massacro di bambini a Hula
Damasco: "Esercito non è responsabile"

Il capo degli osservatori dellʼOnu ha condannato oggi come "una brutale tragedia" il massacro. Gli osservatori, ha detto, "hanno confermato lʼimpiego dei cannoni dei carri armati".

Ap/Lapresse

Trentadue bambini sono stati uccisi in Siria, nell'ultimo attacco delle forze filo governative a Hula, nella provincia di Homs. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, parlando di 92 vittime in totale. Il capo degli osservatori dell'Onu, il generale Robert Mood, ha condannato come "una brutale tragedia" il massacro. Gli osservatori, ha detto, "hanno confermato l'impiego dei cannoni dei carri armati".

Il massacro è avvenuto quando le truppe governative hanno lanciato un assalto alla città di Hula, nella provincia di Homs, nel centro della Siria. "Il vertice Onu dovrebbe determinare la responsabilità delle Nazioni Unite di fronti a simili omicidi di massa e alle espulsioni forzate da zone" contrarie al governo centrale, si legge in un comunicato diffuso dal Cns.

Il presidente dell'Osservatorio siriano per i diritti umani che ha sede a Londra, Rami Abdel Rahman, ha denunciato che la strage ha prodotto un esodo di massa da Hula.

Secondo Bassma Kodmani, responsabile esteri del Consiglio Nazionale Siriano, "alcune delle vittime sono state colpite dall'artiglieria pesante, altre, famiglie intere, sono state massacrate".

Damasco: "Non siamo i responsabili"
Le autorità di Damasco smentiscono ogni responsabilità nel massacro di Hula, nella provincia di Homs. Lo riferisce un portavoce del ministero degli Esteri. Il governo siriano ha inoltre annunciato la costituzione di una commissione d'inchiesta sulla strage.

Terzi: "Basta violenze dopo questa strage"
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi "condanna con fermezza l'esecrabile strage di civili condotta dalle forze di sicurezza siriane a Houla e torna a chiedere l'immediata applicazione del piano di pace previsto dalla risoluzione del CdS 2043, a cominciare dall'assoluta cessazione delle violenze e dal libero ingresso in Siria delle organizzazioni umanitarie per fornire assistenza alla popolazione vittima della repressione". E' quanto si legge in una nota della Farnesina.

"Il nostro Paese - sostiene ancora Terzi - guarda con forte attenzione alla prossima riunione del CdS in cui l'inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba riferirà sugli sviluppi della situazione e alla convocazione del gruppo degli Amici della Siria che è opportuno torni presto a riunirsi, perché in tali sedi venga compiuta un'accurata valutazione degli sforzi di pace e siano formulate ulteriori indicazioni sulla strada da percorrere per porre tempestivamente termine ad una situazione che la comunità internazionale non può più accettare".

Gb: "Vogliamo una risposta forte"
Il ministro degli Esteri britannico William Hague vuole "una risposta internazionale forte" al massacro di Hula in Siria e ha annunciato che chiederà una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu "nei prossimi giorni".

Ribelli: "Basta piani di Annan, attacchiamo"
I disertori dell'Esercito siriano libero (Esl), citati dalla Cnn, annunciano rappresaglie contro i militari fedeli al presidente Bashar al Assad, perché "non è più possibile rispettare il piano di Pace di Kofi Annan, utilizzato dal regime per perpetrare massacri contro la popolazione disarmata".

Russia: stop a condanna Onu. Usa: "Inorriditi"
La Russia ha bloccato una nuova dichiarazione di condanna nei confronti del massacro avvenuto nella città di Hula. La strage è "il vile testamento di un regime illegittimo", è invece l'opinione della Casa Bianca che si è detta "inorridita" dall'uccisione di tanti civili.