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Energia pulita, a Pisa primo impianto ibrido al mondo che unisce geotermia e biomasse

Lʼaggiunta eviterà lʼemissione di 17mila tonnellate di anidride carbonica allʼanno

cratere vapore geotermia vulcano
-afp

Il primo impianto al mondo che unisce biomasse ed energia geotermica vedrà la luce entro l'estate del 2015 in provincia di Pisa, a Castelnuovo Val di Cecina. Enel Green Power ha avviato il cantiere dell'innovativa centrale per produrre elettricità. Il calore prodotto dalla biomassa sarà utilizzato per surriscaldare il vapore geotermico con l'obiettivo di incrementare l'efficienza energetica e la produzione elettrica del ciclo geotermico.

Energia pulita, a Pisa primo impianto ibrido al mondo che unisce geotermia e biomasse

Il piano - Nel progetto saranno investiti oltre 15 milioni di euro. Dalla società fanno sapere: "All'impianto geotermico esistente verrà affiancata una piccola centrale alimentata a biomasse vergini di origine forestale prodotte in un raggio di 70 km calcolato in linea d'aria dalla collocazione dell'impianto".

Gli esperti spiegano: "Grazie alla biomassa il vapore in ingresso alla centrale sarà surriscaldato per passare da una temperatura iniziale compresa tra i 150 e i 160 gradi a una di 370/380 gradi, cosicché aumenterà la potenza netta per la produzione di elettricità sia per la maggiore entalpia del vapore sia per il rendimento del ciclo legato alla minore umidità nella fase di produzione".

Due rinnovabili al posto di una - L'impatto ambientale è vicino allo zero. Inoltre, la nuova struttura si inserisce in un insediamento industriale già esistente. L'unione di due fonti rinnovabili apre nuovi scenari per la produzione di energia. La potenza aggiuntiva raggiungerà i 5 MW per un impianto che attualmente ha una potenza installata di 13 MW e che potrà incrementare la producibilità di circa 37 GWh/anno.

Vantaggi - Complessivamente, l'operazione consentirà di risparmiare emissioni di anidride carbonica pari a 17mila tonnellate annue e darà lavoro, tra gestione diretta e indiretta per il reperimento della risorsa nel processo di filiera corta, a circa 40 addetti.