E' quello che vogliono realizzare decine di societ� provenienti da tutto il mondo, con l'appoggio del governo dell'Ucraina. Una vera e propria "corsa al solare", lanciata da Kiev con l'obiettivo di produrre energia pulita e ridurre la sua dipendenza dal gas russo. La zona morta � quella compresa entro 30 chilometri dall'impianto esploso.
Il futuro � nel sole - La "gara" per la realizzazione delle centrali solari interessa in tutto 39 aziende, di cui 26 ucraine e 13 straniere. Il governo ucraino vuole riutilizzare in qualche modo quel territorio, grande due volte la citt� di Los Angeles. Agricoltura e industria sono fuori discussione, a causa della radioattivit�. I pannelli solari, che non richiedono una presenza fissa di personale, sono una delle poche opzioni possibili. La zona ha una buona esposizione al sole e gli impianti potrebbero utilizzare la vecchia rete elettrica della centrale nucleare, ancora funzionante.
Incentivi e progetti - Il governo di Kiev offre i terreni in affitto a prezzi stracciati, con uno sconto dell'85%, e offre anche un incentivo di 17 centesimi di euro a chilowatt. I progetti presentati complessivamente arrivano a 2 gigawatt (la vecchia centrale nucleare ne produceva 4). Le offerte, oltre che da societ� ucraine, sono arrivate da Cina, Germania, Irlanda, Danimarca, Austria, Bulgaria e Bielorussia. L'impianto proposto da compagnie cinesi � il pi� grande, da un gigawatt, con un investimento pari a un miliardo di dollari. Un gruppo tedesco vuole invece installare pannelli per 500 megawatt. Gli altri progetti sono per centrali da 20 megawatt.
Resta da vedere come verr� affrontato il rischio radiazioni, alle quali saranno esposti i lavoratori che costruiranno le centrali e quelli che ne cureranno la manutenzione. Al momento, n� il governo ucraino n� le societ� hanno reso noto quali misure di sicurezza saranno adottate.