Clima, aprile 2018 è stato il 400esimo mese di fila più caldo della norma
La National oceanic and atmospherique administration segnala che la temperatura media globale è stata di un grado e mezzo sopra la media
Quello di febbraio del 1985 fu l'ultimo mese più freddo della norma, sul pianeta Terra. Dal mese successivo comincia un lungo periodo in cui la temperatura media globale risulta superiore al normale, secondo i dati della National Oceanic and atmospherique administration: un arco di tempo lungo 400 mesi di fila.
Lo spiega il Washington Post, sottolineando che "viviamo ormai in un pianeta che è inequivocabilmente più caldo rispetto soltanto a un decennio fa e in cui le temperature continuano a crescere", afferma lo scienziato del NOAA Deke Arndt. E precisa: "Arrivare al 400esimo mese di fila più caldo della norma semplicemente è un sintomo evidente di quanto sta accadendo alla Terra. Ma non c'è nessuna novità. Semplicemente, una conferma di quanto sappiamo da tempo".
Nel mese di aprile di quest'anno la temperatura media globale è stata di un grado e mezzo sopra la norma. Un dato che potrebbe sorprendere chi vive negli Stati Uniti, dove quel mese è stato il 13esimo più freddo. Mentre il resto del globo registrava temperature anomale per la stagione, gli Stati Uniti vivevano un momento particolarmente gelido: Iowa e Wisconsin hanno avuto il loro aprile più freddo di sempre, e le temperature negli stati centrali e del Nordest sono state ben sotto la media. Ma lo stesso mese ha registrato un caldo record in Europa, secondo il Centro europeo delle previsioni climatiche. Anche le regioni artiche sono state molto meno fredde della norma.
Nel complesso, l'ultimo mese di aprile è stato il terzo più caldo per il pianeta dal 1880. Soltanto l'aprile 2016 e 2017 hanno avuto temperature più elevate. D'altra parte, gli studi dicono che le emissioni inquinanti hanno causato il rialzo della temperatura del pianeta di almeno tre gradi dai tempi della rivoluzione industriale. Sembra poca cosa, ma è molto significativa. Nell'accordo di Parigi è stato stabilito che 3,6 gradi sia il rialzo termico che segnerebbe il punto di non ritorno per la Terra. Superata quella soglia, inondazioni, alluvioni, maremoti renderebbero il nostro pianeta non più vivibile.
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