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Mps, via libera della Commissione Ue ad aiuti di Stato per 5,4 miliardi

Bruxelles approva la ricapitalizzazione precauzionale a seguito dellʼaccordo di massima sul piano di ristrutturazione della banca. Padoan: "Lezione per costruire lʼUnione bancaria del futuro"

Mps, via libera della Commissione Ue ad aiuti di Stato per 5,4 miliardi - foto 1
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La Commissione Ue ha approvato aiuti di Stato da 5,4 miliardi di euro per la ricapitalizzazione precauzionale di Mps, dopo l'intesa di massima sul piano di ristrutturazione.

Per la Ue "sussistono entrambe le condizioni per questo accordo: la Bce ha confermato che Mps è solvibile e soddisfa i requisiti patrimoniali, e l'Italia ha ottenuto un impegno formale da parte di investitori privati ad acquistare il portafoglio dei crediti deteriorati".

La Commissione - si legge in un comunicato - ha approvato aiuti di Stato per 5,4 miliardi di euro per la ricapitalizzazione precauzionale del Monte dei Paschi di Siena, a seguito dell'accordo di massima sul piano di ristrutturazione di MPS raggiunto l'1 giugno 2017 dalla Commissaria Vestager e da Pier Carlo Padoan, Ministro dell'Economia e delle finanze italiano.

Ricostruzione in cinque anni - Il piano di Mps, rivela la Commissione Ue nella nota, prevede che la ristrutturazione duri cinque anni, nel corso dei quali l'alta dirigenza della banca sarà soggetta a un tetto retributivo corrispondenta a 10 volte il salario medio dei dipendenti della banca.

Cessione di un portafoglio di crediti deteriorati - Altro elemento fondamentale, sottolinea la nota, è la cessione a condizioni di mercato di un portafoglio di crediti deteriorati di 26,1 miliardi di euro ad una società veicolo finanziata con fondi privati. Operazione che sarà finanziata parzialmente dal fondo Atlante II.

Padoan: "Lezione per costruire l'Unione bancaria" - Le crisi delle banche italiane sono state risolte "in piena aderenza alle regole europee", con le "direttive applicate per ottenere risultati positivi per le singole banche e per il sistema bancario". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. "Ci sono aspetti - ha aggiunto - che devono essere vagliati per trarne una lezione per costruire l'Unione bancaria del futuro".