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Istat: cala la fiducia dei consumatori e delle imprese ad agosto

Il presidente del Codacons Carlo Rienzi parla di "un ennesimo dato negativo", che getta "ombre inquietanti sul futuro dellʼeconomia italiana". Anche Confesercenti commenta negativamente

Peggiora la fiducia di consumatori e imprese ad agosto.

L'indice Istat per la prima categoria passa da 111,2 di luglio a 109,2, mentre l'indice composito del clima di fiducia delle imprese "Iesi" scende da 103 a 99,4 nelle prime rilevazioni dopo gli attentati di Nizza. Per le aziende, calo in tutti i settori così come per le famiglie tutte le componenti della fiducia registrano una flessione.

Il commento del Codacons "E' l'ennesimo dato negativo per il paese, numeri che gettano ombre inquietanti sul futuro dell'economia italiana". Lo afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commentando il calo della fiducia di consumatori e imprese. "In un momento storico deve regna la deflazione e le vendite restano al palo, la diminuzione della fiducia dei consumatori rappresenta una 'sciagura', perché avrà effetti negativi sulla propensione delle famiglie alla spesa nel breve termine. Si preannuncia un autunno nero sul fronte delle vendite e dei consumi", prosegue Rienzi.

Rienzi ha poi spiegato come "gli italiani rinunceranno ancora agli acquisti rimandando le spese al futuro, in attesa di tempi migliori. L'indice della fiducia di imprese e consumatori in calo è solo un anticipo di pessime notizie che attendono nelle prossime settimane l'economia italiana. Ribadiamo la necessità di misure d'urto urgenti per incentivare i consumi e riportare le famiglie a spendere".

La reazione di Confesercenti Anche Confesercenti commenta negativamente il calo di fiducia. Il dato è infatti "preoccupante perché appare in contrasto con le valutazioni e le attese sul bilancio delle famiglie, che sono invece positive. Sembra essersi consolidato un clima di 'non fiducia' quasi strutturale nel futuro del Paese, che potrebbe portare ad un nuovo rallentamento della spesa delle famiglie nella parte finale dell'anno".

Oltre a ritenere che la "preoccupazione per l'economia italiana mette a rischio la già debole ripresa dei consumi", l'associazione spiega che a determinare il peggioramento del clima dei consumatori ad agosto "sono soprattutto i giudizi e le aspettative sulla situazione del Paese e sulla disoccupazione".