Il prezzo della benzina torna sopra 1,6 euro al litro, ai massimi dall'estate 2015.
In vista dell'estate, si fanno sentire gli effetti dell'andamento del petrolio, aumentato del 17% dall'inizio dell'anno. Un anno fa il greggio americano era a 50 dollari e il Brent a 52, oggi i Wti è a 71 dollari e il Brent oltre 78.
Le tensioni in Medio Oriente pesano, le nubi che si addensano sui rapporti con l'Iran contribuiscono ad alzare le quotazioni come anche l'estensione dei tagli decisi dall'Opec.
Secondo i dati del ministero dello Sviluppo economico il prezzo medio aggiornato al 14 maggio è di 1,606 per la verde, di 1,483 per il diesel. Un pieno di benzina di un'auto di media cilindrata costa dunque oltre 80 euro, ce ne vogliono 74 per un diesel. Un anno fa servivano rispettivamente 76 e 68 euro, il 5 e l'8% in meno. Quotidiano energia fa notare che oggi al self la benzina costa in media 1,615 euro mentre al servito la media è di 1,739 euro.
La corsa del petrolio non ha effetto solo sulle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi dell'area del Mediterraneo, ma anche sulla domanda generale: l'Agenzia internazionale dell'energia ha infatti
rivisto al ribasso le stime dei consumi per il 2018 spiegando che "la recente
impennata dei prezzi si farà sentire".
Il Codacons teme "la speculazione che potrebbe
configurare una forma di aggiotaggio" e
chiede ai Nas "di attivarsi per verificare come sia possibile
che il prezzo alla pompa aumenti al solo annuncio di tensioni in
Medio Oriente".