FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Bce: "La ripresa in Europa prosegue ma ci sono rischi"

"LʼItalia faccia di più per ridurre il debito: le misure adottate sono insufficienti"

Segnali negativi dal bollettino economico della Bce.

La Banca centrale europea sottolinea che "la ripresa economica nell'area dell'euro sta proseguendo, trainata dalla domanda interna, mentre la domanda estera rimane debole". L'inflazione, invece, dovrebbe collocarsi "su valori lievemente negativi nei prossimi mesi" per riprendere a salire nella seconda metà del 2016.

"La domanda interna - scrive la Banca centrale europea - continua ad essere sorretta dalle misure di politica monetaria" e "i rischi per le prospettive di crescita dell'area dell'euro restano orientati verso il basso".

Preoccupano i livelli dell'inflazione - "Nel contesto attuale è indispensabile assicurare che le condizioni di inflazione estremamente bassa non si radichino in effetti di secondo impatto sul processo di formazione dei prezzi e salari", si legge nel bollettino economico. La Bce ha ribadito che gli acquisti di debito pubblico proseguiranno fino a marzo 2017 e che il consiglio direttivo, se necessario, "agirà ricorrendo a tutti gli strumenti disponibili nell'ambito del proprio mandato".

Allarme sulle economie emergenti - I timori sono anche sull'impatto che potrebbe avere un ulteriore rallentamento delle economie emergenti, "importante motore di crescita mondiale", che però continuano ad essere soggette a "rischi avversi". E un loro "ulteriore rallentamento generalizzato e pronunciato potrebbe avere un notevole impatto negativo sulle prospettive dell'economia mondiale".

"Salari indeboliti dalle riforme del mercato del lavoro" - La Bce sottolinea poi come le riforme del mercato del lavoro (come il jobs Act in Italia) introdotte a partire dalla crisi potrebbero aver modificato il meccanismo di formazione dei salari. "Vi sono in effetti indicazioni che le rigidità salariali al ribasso sono divenute progressivamente più deboli con il protrarsi della crisi". Francoforte nota, in ogni caso, che con la ripresa "è probabile che si intensificheranno le pressioni al rialzo sui salari" e che in base alle previsioni "le retribuzioni per occupato dovrebbero crescere moderatamente nel 2016, portandosi al 2,1% nel 2018".

Italia, "misure insufficienti per ridurre il debito" - La lente di Francoforte si ferma anche sull'Italia. "Gli scostamenti rispetto ai livelli richiesti dalla regola del debito si sono ampliati, specie nei Paesi con un debito molto elevato. Sia per il Belgio sia per l'Italia l'aggiustamento lineare strutturale minimo è aumentato gradualmente nel periodo considerato", scrive la Bce. "Azioni di risanamento strutturale insufficienti nell'ambito del meccanismo preventivo del Psc, assieme ai minori requisiti di aggiustamento conseguenti alle recenti disposizioni sulla flessibilità, hanno contribuito agli scostamenti dal parametro di riferimento per la riduzione del debito".

bce