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Fiat, utile alle stelle grazie a Chrysler: 379 mln

I ricavi superano i 20 miliardi nel primo trimestre. Marchionne: risultati positivi

LaPresse

Fiat chiude il primo trimestre dell'anno con un utile netto di 379 milioni di euro.

Un risultato positivo dovuto in gran parte alla performance di Chrysler: tra gennaio e marzo 2012 il gruppo ha infatti raggiunto complessivamente i 20,2 miliardi di euro di ricavi, che si sarebbero fermati a 8,7 (il 5,7% in meno rispetto a un anno fa) senza la stessa Chrysler. La diminuzione dei ricavi della sola Fiat è dovuta al calo dei volumi in tutta Europa.

Nel primo trimestre Fiat batte dunque le stime degli analisti grazie al balzo dell'utile della gestione ordinaria, che arriva a 866 milioni, contro attese per 845 milioni e contro i 251 milioni un anno prima. La società stessa sottolinea che la cifra di 866 milioni "riflette il significativo contributo di Chrysler", escludendo il quale il risultato è "in sostanziale pareggio". L'utile netto arriva a 379 milioni (da 37 milioni) mentre l'indebitamento industriale sale a 5,77 miliardi (da 5,53). I ricavi arrivano invece a 20,2 miliardi dai precedenti 9,21.

Chrysler promossa


Al Lingotto spiegano che i ricavi e la redditività "riflettono le condizioni di mercato in genere positive in tutte le regioni, ad eccezione dell'Emea, dove il contesto è in ulteriore declino" e aggiungono che il risultato della gestione ordinaria ha beneficiato dell'andamento "molto positivo di Chrysler, che ha compensato sia gli effetti dei minori volumi di Fiat in Europa, dovuti agli scioperi dei trasportatori, sia i costi per il lancio della nuova Grand Siena e i modelli Chrysler in Brasile".

Senza Chrysler, perdita per 273 milioni


Per i marchi di lusso e sportivi, inoltre, l'utile della gestione ordinaria è salito del 14,5% a 71 milioni e per i componenti e sistemi di produzione è in linea con l'anno precedente. Escludendo Chrysler l'utile netto trimestrale (379 milioni) si trasforma in una perdita di 273 milioni e l'indebitamento a fine marzo, pari a 5,8 miliardi, diventa 3,8 miliardi. Sempre nel trimestre gli investimenti ammontano a 1,6 miliardi, di cui 0,6 miliardi relativi a Fiat esclusa Chrysler. La liquidità disponibile migliora a 21,4 miliardi (da 20,7 miliardi a fine 2011), di cui 12 miliardi relativi a Fiat, esclusa Chrysler, e 9,4 miliardi relativi a Chrysler.

Marchionne soddisfatto dai numeri Chrysler


"Siamo incredibilmente soddisfatti" per i risultati del primo trimestre di Chrysler Group, che ha visto più che quadruplicare l'utile netto. "E' stato un grande trimestre", ha detto l'amministratore delegato sottolineando i numeri "assolutamente positivi" in vista del lancio della Dodge Dart, nel secondo trimestre, per la quale il gruppo di Detroit si aspetta "grandi volumi per il resto dell'anno". Come si legge nella documentazione consegnata ad analisti e investitori, Chrysler ha "grande aderenza sulla strada che porta verso un utile operativo superiore a 3 miliardi di dollari". Marchionne ha sottolineato di "non avere cattive notizie da dare" su Chrysler, che ha gettato "fondamenta incredibili per il 2013".

Target 2012 confermati, incertezza sull'Eurozona


Fiat al momento conferma i target 2012 ma, alla luce della crisi nell'Eurozona, potrà rivedere gli obiettivi in occasione della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre. Il gruppo, si legge in una nota, conferma il suo pieno impegno a proseguire lungo le direttrici strategiche delineate dai piani quinquennali presentati a novembre 2009 per Chrysler e ad aprile 2010 per Fiat e dopo avere riesaminato le condizioni economiche e di mercato nelle quattro Regioni, sono confermate le aspettative di risultato per il Nord America, America Latina e Asia-Pacifico.

"Gli eventi degli ultimi 12 mesi, e più in particolare dell'ultimo semestre del 2011, hanno generato dubbi circa le assunzioni in termini di volumi su cui si basano il mercato complessivo e i nostri piani di sviluppo in Europa fino al 2014 - si legge nel comunicato -. Il livello di incertezza riguardante l'attività economica nell'Eurozona nel futuro prevedibile ha reso poco attendibili le proiezioni puntuali dei risultati finanziari. Pertanto, il Gruppo fornisce le indicazioni relative ai target per il 2012 in termini di intervalli di valori, che considerano il perdurare delle attuali depresse condizioni di mercato fino ad una graduale stabilizzazione e ripresa solo alla fine del 2012".

Di conseguenza, i target 2012 del gruppo Fiat rimangono al momento con ricavi a 77 miliardi, utile della gestione ordinaria tra 3,8 e 4,5 miliardi, utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi e indebitamento netto industriale tra 5,5 e 6 miliardi.

"Con l'evolvere della situazione nei prossimi due trimestri - si legge - il gruppo si aspetta di poter articolare gli impatti della situazione economica nell'Eurozona sul suo piano fino al 2014 in occasione della comunicazione dei propri risultati del terzo trimestre 2012. Lavorando per il conseguimento degli obiettivi, Fiat continuerà a implementare la strategia di alleanze mirate al fine di ottimizzare gli impegni di capitale e ridurre i rischi".