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Ancona, chatta mentre è alla guida dell'autobus: rischia sospensione

Il video sta facendo il giro del web e testimonia unʼabitudine pericolosissima. I colleghi condannano il gesto.

Ancona, chatta mentre è alla guida dell'autobus: rischia sospensione - foto 1
tgcom24

Per la Polizia Stradale l'uso del cellulare alla guida è la prima causa di distrazione in Italia e questo autista lo dimostra.

Il video, girato da un passeggero, mostra un conducente della Conerobus di Ancona intento a chattare sul suo smartphone mentre compie il proprio giro abituale in mezzo al traffico cittadino. Colleghi e azienda prendono le distanze e condannano il gesto.

Il video - In queste immagini amatoriali, che un passeggero ha postato sulla pagina Facebook "Ancona e gli anconetani", si vede un conducente del trasporto pubblico locale che, mentre passa accanto alle vetrine e incrocia altri veicoli in senso opposto, continua imperterrito a scrivere sul proprio telefono cellulare. Questo comportamento, ovviamente, è vietato dal codice della strada ed è pericolosissimo per i passeggeri, i pedoni e tutti gli altri utenti della strada.

Le reazioni - Il presidente della Conerobus, Muzio Papaveri, ha fatto sapere che l'autista rischia di essere sospeso dal servizio. Papaveri ha ricevuto l'autore del video per un lungo colloquio e ha convocato per oggi l'autista oggetto della denuncia. I suoi colleghi hanno condannato il gesto che rischia di mettere in cattiva luce tutta l'azienda e danneggiare anche chi fa il proprio lavoro coscienziosamente.

I dati - L'uso dei cellulari alla guida è una pratica pericolosa che coinvolge milioni di persone. In molti Paesi, infatti, le autorità hanno lanciato campagne di sensibilizzazione, spesso anche con immagini shoccanti. Nei primi sei mesi dell'anno in Italia si è registrato il 3,5% in meno di incidenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma le vittime sono passate da 745 a 800. Le cause? Mentre le infrazioni per eccesso di velocità sono diminuite del 26,8%, quelle per l'uso dei cellulari alla guida sono cresciute del 15,1%.

Il dietrofront della politica - Per tentare di arginare questa che è una delle principali cause di morte alla guida, la Commissione trasporti della Camera aveva approvato alcuni emendamenti per inasprire l'articolo 173 del Codice della strada. Gli autisti pizzicati al cellulare avrebbero rischiato la sospensione immediata della patente, ma siccome questi emendamenti sono saltati tutto è rimasto come prima, seggiolini “anti-abbandono” compresi.