FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Incubo parcheggio: è boom delle strisce blu

Da nord a sud gli spazi di sosta a pagamento dilagano, non solo nelle grandi città: trovare un posto con strisce bianche diventa una missione impossibile. Ridono solo i bilanci dei Comuni

Ansa

Trovare un parcheggio in città è sempre più difficile. Poi se lo si vuole non a pagamento è impossibile: ormai le strisce blu dilagano ovunque. Lo dimostra il mensile "Quattroruote", che visita le principali città italiane e racconta il dilagare degli spazi di sosta a pagamento. "Un fenomeno - si legge - che non accenna a fermarsi e che dimostra quanto le ragioni dei bilanci comunali spesso prevalgano sulle elementari regole del diritto".

Il Codice della Strada prevede che a un certo numero di spazi blu corrisponda un ugual numero di spazi bianchi. Tuttavia esiste un comma dello stesso articolo che introduce una lunga serie di eccezioni, in cui vengono incluse aree pedonali, ztl e zone di particolare rilevanza urbanistica: eccezioni evidentemente molto care alle amministrazioni locali che sono così legittimate ad aumentare le zone a pagamento.

"Quattroruote" documenta come questo aumento coinvolga non solo i centri storici ma anche le zone periferiche "come ad esempio le strade limitrofe alle fermate della metropolitana milanese a Comasina e Molino Dorino. Non un grande incentivo per chi durante il giorno vorrebbe lasciare l'auto fuori dal centro e proseguire con i mezzi pubblici".

E si portano esempi di situazioni paradossali. "Vengono fatti pagare anche quegli spazi che, se fossero gratuiti, sarebbero off limits e a rischio multa: è il caso di Milano dove uno spazio blu compare proprio di fronte ad un'area definita 'a rischio esplosione', oppure a Roma, dov'è stata creata un'originale convivenza tra spazi bianchi (gratuiti) per motocicli e spazi blu per auto sulla medesima porzione di carreggiata".

Ma il virus delle strisce blu contagia anche le città più piccole, "al punto che a Modena uno spazio viene dipinto intorno ad un palo e a Reggio Emilia sembrano essersi dimenticati la norma che prevede almeno 5 metri di distanza tra un incrocio e una zona di sosta".