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Mafia, nuovo identikit di Messina Denaro

Invecchiato il volto del boss, latitante dal ʼ93 e oggi 49enne. Il pluriomicida trapanese è considerato al vertice della cupola mafiosa di Cosa nostra

Polizia

La polizia scientifica ha creato un nuovo identikit del superlatitante Matteo Messina Denaro, indicato come il nuovo capo di Cosa Nostra.

L'identikit è stato realizzato con la tecnica dell'Age Progression (evoluzione del volto in funzione dell'età). I tratti del volto del padrino sono stati ottenuti a partire dalle sue vecchie immagini e dall'identikit del 2007.

Le ultime foto del boss, oggi 49enne, risalgono all'inizio degli anni '90. Messina Denaro, originario di Castelvetrano, è infatti ricercato dal maggio del '93.

Il padrino, soprannominato Diabolik per la sua abilità nello sfuggire alla cattura, viene considerato dagli inquirenti l'erede di Totò Riina. Condannato all'ergastolo per associazione mafiosa e per le stragi del '93, è stato autore di numerosi omicidi. Durante la sua latitanza si sarebbe sottoposto anche a un intervento agli occhi in Spagna in una clinica molto nota di Barcellona.

Il ritratto che emerge dai racconti dei pentiti e dai "pizzini" sequestrati nel covo di Bernardo Provenzano è quello di un boss spietato che ama vestire in modo elegante e le belle donne. La sua "carriera malavitosa" inizia presto: a quattordici anni impara a usare le armi da fuoco e a diciotto uccide quella che sarà la prima vittima di una sconfinata serie di assassinii.

Famosa è la confidenza fatta a un amico: "Con le persone che ho ammazzato, io potrei fare un cimitero". Secondo alcune fonti sarebbero almeno 50 gli omicidi compiuti da Messina Denaro.