Nell'anno del balzo dell'e-commerce (+65%), la start up di Marcianise è riuscita a dare valore ai dati per captare le tendenze del mercato
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Dopo due anni di emergenza pandemica, le aziende italiane hanno toccato il 65% di vendite attraverso l'e-commerce, contribuendo alla crescita esponenziale del fatturato mondiale che ha ormai raggiunto i 3,8 miliardi di euro. L'ausilio di competenze e soluzioni in grado di "leggere" attraverso i dati le tendenze del mercato di riferimento, è diventata quindi una priorità. La sfida di dare valore al potere dei dati è stata già raccolta dalla startup innovativa IEM, parte di 200 Digital District, hub tecnologico focalizzato sul digital marketing, nato a Marcianise (Caserta).
In pochi anni IEM ha dato vita alla prima piattaforma di Business Intelligence in Italia, capace di interpretare i dati provenienti da varie fonti, come i database e-commerce e i canali ADV (Google, Facebook, Instagram, etc..), con l’ausilio dell’Intelligenza artificiale.
"Si tratta di un vero e proprio 'personal data strategist' – spiegano Giuseppe Lombardo e Liberato Strazzullo, rispettivamente Ceo e Cio di IEM - che permette alle aziende di migliorare le vendite dell’e-commerce e impostare strategie di sviluppo basate su previsioni e non su semplici intuizioni. Il dato, ormai è l'elemento strategico che, se viene ben interpretato e processato, può determinare la crescita di una azienda nell'affollato ambiente dell'e-commerce".
IEM si pone sul mercato come il "personal data analyst e strategist", capace di centralizzare i dati in una "business intelligence" in grado di processarli ed elaborarli, fornendo poi all'azienda le giuste indicazioni per avviare azioni mirate a migliorare le vendite. Il software elaborato dalla IEM, di fatto, supporta le aziende nelle politiche di vendita online analizzando a fondo tutti i dati sui clienti, attuali e potenziali, su quelli "dormienti" e quelli ricorrenti, le loro abitudini, la loro localizzazione, le loro preferenze sempre nel pieno rispetto della privacy.