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Jackson, blitz antidroga per medico

Perquisita clinica del dottore indagato

Raid antidroga nell'ospedale di Conrad Murray, il medico personale di Michael Jackson indagato per la morte della popstar.

Il Dipartimento antidroga Usa, Drug Enforcement Administration, ha passato al setaccio la clinica di Houston. Lo rende noto la stampa locale. Murray fu il primo a comunicare la morte del cantante lo scorso 25 giugno. Su di lui ci sarebbero prove di aver abusato di farmaci nelle cure di Jackson.

Qualche ora più tardi ci ha pensato l'avvocato del medico ha chiarire il motivo preciso della perquisizione. Gli ufficiali della Dea e gli agenti della squadra omicidi di Los Angeles intendevano, "trovare documenti che provassero l'omicidio colposo". Il dottor Murray è accusato di aver iniettato le sostanze antidolorifiche che avrebbero potuto causare l'arresto cardiaco e quindi la morte del cantante il 25 giugno scorso.

Nelle ultime ore sarebbe emersa una nuova ipotesi. Michael sarebbe stato lasciato morire dalla negligenza del dottor Murray che, dopo avergli somministrato il Propofol, un potentissimo anestetico, si sarebbe addormentato senza seguirlo come avrebbe dovuto. I membri della famiglia sostengono infatti che Michael era pulito, essendosi sottoposto soltanto tre mesi prima della sua morte a una serie di test medici che provavano che era libero dalle droghe.

Negli ultimi tempi però, sofferendo di insonnia e dolori alle gambe, i medici lo sottoponevano a massice dosi di anestitici, l'ultima delle quali, senza controllo, si sarebbe rivelata letale.

(Nella pagina seguente gli sviluppo sull'affido dei figli di Michael)

Intanto, mentre i misteri attorno alla morte della popstar non si chiariscono (a tutt'oggi non si sa dove sia stato sepolto il corpo...), pare esserci una schiarita sulla questione dell'affido dei figli. Secondo il sito Tmz, più di una fonte avrebbe confermato che, anche nel caso in cui l'affido fosse assegnato a Katherine Jackson, madre di Michael, i ragazzi sarebbero poi seguiti da Rebbie, la sorella più grande di Jacko.

La cantante 59enne, ha sempre mantenuto un profilo pubblico molto contenuto, ma in realtà, privatamente, è stata molto coinvolta nella vita dei figli di Michael. E sembra che, sebbene la lotta sia aperta per gestire il patrimonio di Michael, nessuno della famiglia abbia dubbi sul fatto che affidare i fgli a Rebbie sia la cosa migliore.