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Premio Mogol,Povia vince a sorpresa

"E adesso scrivo un brano su Eluana"

Povia ha vinto la II edizione del Premio Mogol con "Luca era gay", secondo posto a Sanremo tra le polemiche.

Il cantautore ha battuto Battiato ("Tutto l'universo obbedisce all'amore") e Capossela ("Il Paradiso dei calzini"). Mogol difende la scelta: "Gli altri erano bei testi, ma quello di Povia ha qualcosa in più". Interviene Franco Grillini: "Penoso". E intanto Povia annuncia una canzone su Eluana Englaro.

Mogol in una intervista al Corriere della Sera difende a spada tratta il premio a Povia (deciso dalla giuria composta, oltre che da Mogol, anche da Marcello Veneziani, Oliviero Beha e Arnaldo Colasanti) che ha lasciato di stucco anche gli addetti ai lavori. "Racconta un fatto di vita, usando la prima persona. È un testo sincero, senza reto­rica: una poesia che non nasce dall’ispirazione talentuosa ma dall’esposizione di una verità quotidiana. Povia ha intinto la penna in un in­chiostro molto simile al sangue".

E ancora: "Abbiamo selezionato altre grandi canzoni: 'Tutto l’universo obbedisce all’amo­re' di Battiato, 'A te' di Jovanotti, che peraltro ha vinto l’anno scorso con 'Fango'. Ma 'Luca era gay' è l’unica che mi ha chiuso la gola. Che mi ha commosso". Le altre canzoni finaliste erano "Egocentrica" di Simona Molinari, "Tutto l'universo obbedisce all'amore" di Franco Battiato, "Il Paradiso dei calzini" di Vinicio Capossela, "A te" di Jovanotti, e "Sincerità" di Arisa.

GRILLINI: "PENOSO IL PREMIO MOGOL A POVIA"
"Per noi il testo di Povia 'Luca era gay' è orrendo, ideologico, clericale, sgangherato. Impregnato da psicologismo da quattro soldi e per di più smentito da tutte le associazioni degli psicologi e degli psichiatri". Così Franco Grillini, presidente Nazionale di Gaynet, commenta il Premio Mogol assegnato a "Luca era gay". "Con quale criterio si da un premio a una canzone? - continua Grillini - Quello musicale o quello stilistico o addirittura l'orecchiabilità? Con Mogol, che ha passato una vita a dire che lui non è di destra ma non se ne vergogni, caro Mogol, abbia il coraggio di ammetterlo, che male c'è? Il criterio è quello ideologico e di valutazione del testo".

"Su una cosa siamo d'accordo con Mogol e cioè che 'Povia ha intinto la penna in un inchiostro molto simile al sangue' perché quell'operazione politico mediatica ha fatto danni molto seri alla comunità, alle persone omosessuali e alle loro famiglie instillando l'idea folle e sbagliata che l'omosessualità sia 'curabile' e 'reversibile' come una malattia".

(Nella pagina seguente Povia parla della idea di scrivere un pezzo sulla vicenda di Eluana Englaro)


POVIA GIOISCE RILANCIA: "UNA CANZONE SU ELUANA"
Se mail ce ne fosse stato bisogno, il premio ricevuto offre nuova linfa alla vis polemica di Povia. "Avrebbero potuto spiegare che l'Organizzazione mondiale della sanità ha detto che in caso di omosessualità indesiderata ognuno può cercare la propria sessualità - dice il cantautore -. Non ho mai detto che l'omosessualità è una malattia. Molti attivisti gay non sono seri e inculcano nella gente la teoria che ogni individuo nasce omosessuale invece non c'è alcuna prova certa".

Per quanto riguarda Franco Grillini, che ha contestato il premio, Povia reagisce con ironia: "Grillini mi sta simpatico, alla fine fa il suo gioco - spiega -. Ma nel suo libro scrive che la madre gli ha voluto troppo bene e il padre è come se non l'avesse mai conosciuto: insomma sembra che racconti l'inizio della mia canzone".

Il cantante poi sottolinea di essere vittima e non carnefice della polemica sui gay: "Sono stati i gay a fare casino. Come i giornalisti che continuano a dire che sono un artista di destra. Mi piace toccare alcuni temi importanti. Come quello di Eluana Englaro su cui sto scrivendo una canzone che vorrei presentare a Sanremo".