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Contratto di governo Lega-M5s, tra programmi e governo: cosa è rimasto e cosa è scomparso

Tgcom24 pubblica il confronto realizzato da YouTrend e dalla società Cattaneo Zanetto & Co.: diversi gli spunti di riflessione

Contratto di governo Lega-M5s, tra programmi e governo: cosa è rimasto e cosa è scomparso - foto 1
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Dai programmi elettorali di M5s e Lega al contratto del governo gialloverde: Tgcom24 pubblica in esclusiva i risultati di una analisi effettuata da YouTrend e dalla società Cattaneo Zanetto & Co..

E scopre, da un esame ai raggi X dei programmi elettorali e del documento finale, che a prevalere sono stati i contenuti del Carroccio e che il testo, di natura politica, "non vincola in alcun modo governo e Parlamento, che restano autonomi".

L'analisi individua sei macro-aree tematiche del contratto, in cui gli elementi leghisti vincono su quelli pentastellati. Tanti gli spunti su cui riflettere ma concentriamoci su due di stretta attualità.  Ad esempio nell'area politica e istituzioni prevale la visione anti-establishment (M5s) che non contrasta con il primato nazionale e regionale leghista. Sul fronte Europa vince la critica all'Ue senza rotture, nonostante l'apertura leghista alla Russia. La visione securitaria leghista caratterizza il contratto nella sezione giustizia, sicurezza, immigrazione.

Contratto di governo Lega-M5s, tra programmi e governo: cosa è rimasto e cosa è scomparso - foto 2
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Un contratto da scoprire - L'analisi ha evidenziato la natura "compromissoria" del contratto: da questo punto di vista, esiste addirittura un documento scritto che fa fede. Si tratta del “Contratto per il Governo del cambiamento”, frutto di un accordo chiuso tra le due parti politiche la settimana scorsa. Il documento (58 pagine per 29 capitoli tematici) è stato sottoposto all'approvazione degli iscritti alla piattaforma online del Movimento 5 Stelle (Rousseau) e degli elettori della Lega, che hanno votato presso banchetti e gazebo. Del contratto Quorum/YouTrend ha effettuato un'analisi ai raggi X, realizzata per la società di lobbying e public affairs Cattaneo Zanetto & Co. L'obiettivo era capire cosa ci fosse scritto nelle pagine, ma soprattutto tra le righe del documento. Perché l'aspetto interessante di un testo come questo, frutto di una sintesi tra due forze politiche diverse, sta proprio nel capire come sono stati affrontati i punti d'incontro (e di scontro) nella ricerca di un compromesso. Ecco quindi che l' analisi è stata condotta su un doppio canale: quantitativo da un lato, qualitativo dall'altro.

La ‘wordcloud' delle parole utilizzate nel Contratto - Gli esperti sono partiti dall'analisi delle parole utilizzate: il confronto tra i termini utilizzati più di frequente nel contratto e quelli che invece erano più presenti nei due programmi originari dei partiti contraenti. Allo stesso tempo un occhio di riguardo alle parole “tenute fuori” dal documento finale -o comunque usate molto di meno. Con l'analisi per “cluster” è stato anche dipinto un quadro di quanto spazio fosse dedicato alle varie “aree tematiche” nei programmi e nel contratto. Infine, sono state studiate quali parti risultano essere dei copia e incolla di frasi presenti nei programmi elettorali del M5S e della Lega. Questa prima tipologia di analisi ha evidenziato – sia pure in modi diversi – la natura compromissoria (nonché un primo “bilancio” del compromesso) del documento finale.

In seguito, è stata eseguita una comparazione punto per punto dei contenuti programmatici effettivi enunciati nei 29 capitoli del contratto. In questo modo abbiamo visto quali proposte sono state inserite nel programma di governo e quali invece ne sono rimaste escluse. E soprattutto in che modo le proposte originarie sono state modificate - in certi casi “smussate” - per venire incontro alle differenti posizioni del partner di maggioranza, o degli attori istituzionali (come il Presidente della Repubblica o le stesse forze politiche rappresentate in Parlamento).