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Saviano,M. Berlusconi:nessuna paura

"Polemiche provocatorie e strumentali"

Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, risponde alle dichiarazioni di Roberto Saviano: "Non ho e non ho mai avuto paura di esprimere le mie opinioni, anche critiche".

Una polemica, quella tra Saviano e il suo editore, che la figlia del premier definisce "stucchevole". "Continuare a giocare sull'equivoco, a voler confondere la manifestazione di un'opinione con le scelte editoriali" è "strumentale e provocatorio oltre che ripetitivo".

Il testo integrale dell'intervento:

"Quanto detto ieri sera da Roberto Saviano nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” mi costringe ad intervenire in quella che ritengo - e credo di non essere l’unica a pensarlo - una polemica ormai stucchevole. Ma non posso tacere di fronte alle accuse: avrei dimostrato “paura politica” perché mi sarebbe mancato il “coraggio di dire chiaramente” che non sopporto più le parole di Saviano, sarei protagonista di una “contraddizione pesante” in quanto sedicente “editore libero che poi, quando qualcosa non va, mi dà addosso”.

Ma di quale paura sta parlando Saviano? E di quale contraddizione? Non ho e non ho mai avuto paura di esprimere le mie opinioni, anche estremamente critiche: nei confronti di Saviano e non solo nei suoi. Il fatto è che Saviano continua a non distinguere, o a far finta di non distinguere. La libertà di pensiero e di espressione è un diritto universale che a nessuno, e sottolineo nessuno, può essere negato: tutti hanno il diritto di criticare e tutti possono essere criticati. Ma criticare non vuol dire censurare. Le mie opinioni personali nulla hanno a che vedere con le scelte della casa editrice che presiedo. Scelte che erano e restano totalmente libere e pluraliste: e questo, sia ben chiaro, non “nonostante” la famiglia Berlusconi come azionista di riferimento, ma “anche grazie” a noi e al modo autenticamente liberale di interpretare il nostro ruolo di editori.

Ci sono i vent’anni della nostra presenza in Mondadori a dimostrare che questi non sono proclami retorici ma fatti incontestabili. Del resto Saviano può lamentare una censura? Una minor attenzione da parte della Mondadori nei suoi confronti? La tutela della più assoluta libertà di espressione degli autori,a cominciare da Roberto Saviano, è e resterà al centro del nostro essere editori. In tutto questo non vedo la minima contraddizione. La contraddizione mi sembra piuttosto quella di chi rivendica giustamente per sé la sacrosanta libertà di parola e di critica che poi però pare non riconoscere ad altri. Ma al diritto di avere delle idee e di esprimerle non ho alcuna intenzione di rinunciare.

Se tutto questo a Saviano non sta bene, francamente non è certo un problema mio, ma solo e soltanto suo. Per quanto mi riguarda, posso solo aggiungere, e concludere, che continuare a giocare sull’equivoco, a voler confondere la legittima manifestazione di un’opinione con le scelte editoriali, mi pare strumentale e provocatorio oltre che decisamente ripetitivo. "