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Groupama e BVA-Doxa fotografano lʼItalia in movimento nel 2030

Il sogno per il 2030 è lʼauto a guida autonoma e che possa accorciarsi per trovare più facilmente parcheggio

Cosa e come guideremo nel 2030? La pandemia da un lato, che ha cambiato abitudini radicate, e lʼinnovazione dallʼaltro muteranno il nostro rapporto con lʼautomobile e la nostra idea di mobilità. Secondo una ricerca BVA-Doxa per l’Osservatorio “Change Lab, Italia 2030” realizzato da Groupama Assicurazioni, il 53% degli italiani si dice pronto a rivedere sostanzialmente le proprie abitudini in termini di mobilità.

Cambierà lʼauto e anche le assicurazioni

 

Più di un italiano su due, quindi, ma tra i 18 e i 25 anni si è disposti a cambiare tutto! Il car sharing, ad esempio, penalizzato in era covid per i rischi di contagio, si riprenderà e per il 2030 più di 6 italiani su 10 (62%) pensano di rivolgersi alla condivisione, non solo dellʼauto ma anche di bici, scooter, monopattini elettrici. Lʼauto di famiglia resta un bisogno irrinunciabile per gli italiani, ma se oggi il 93% la considera imprescindibile, nel 2030 lo sarà per l’85%. Tutti pensano che il futuro porterà cose buone: lʼ89% crede che i carburanti 100% ecologici saranno i più diffusi e lʼ81% che saranno in maggioranza le automobili full electric in circolazione.

 

Dallo studio emerge anche come il concetto tradizionale di assicurazione auto evolverà, aprendosi alle polizze multimodali e flessibili, che coprano più mezzi, e legati alla persona piuttosto che al singolo veicolo. Tre italiani su 10 la sottoscriverebbero subito. “Abbiamo scelto di fotografare 10 trend (uno per ogni anno) che nel prossimo decennio cambieranno il modo di vivere degli Italiani ‒ ha spiegato Pierre Cordier, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Groupama Assicurazionicon importanti risvolti sull’ambiente, sull’economia, sullo sviluppo dell’intero Paese”.

 

Al panel di discussione ha partecipato anche il sociologo e psichiatra Paolo Crepet, che ha affermato come “in questi mesi difficili, gli italiani hanno maturato nuove consapevolezze, hanno sviluppato nuove sensibilità e sembrano più inclini ad accettare i cambiamenti. Durante il lockdown abbiamo visto le nostre città svuotate dalle auto e ci sono piaciute. È cambiata la nostra percezione del concetto di libertà. Ma ora il futuro non fa più paura”. E per Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente: “Le tecnologie abilitanti la transizione ecologica e digitale ci indurranno a modificare gli stili di mobilità”.

 

E i desideri? Quali sono? Per il 2030 gli italiani si attendono automobili con guida autonoma, un sogno per il 62% degli intervistati. Il 42% inoltre sogna di avere unʼauto che possa allungarsi o accorciarsi in base alla disponibilità di parcheggio.

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