Dai negoziati di pace all'attentato di Charlie Kirk

Esteri, le notizie che ci ricorderemo del 2025

Tra la guerra dei dazi, lo scontro tra Trump e Zelensky e la Global Sumud Flotilla, l'anno si conclude con un vincitore: l'intelligenza artificiale

30 Dic 2025 - 16:03
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© Ansa  | Il 20 gennaio Donald Trump si insedia come presidente degli Usa
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© Ansa | Il 20 gennaio Donald Trump si insedia come presidente degli Usa

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Il 2025 si è aperto con l'insediamento di Donald Trump, che è stato tra i protagonisti dell'anno tra i negoziati di pace in Ucraina e i lavori in Medio Oriente. Ma tra la guerra dei dazi, lo scontro con Zelensky in diretta tv e l'elezione di Mamdani sindaco di New York, l'anno si conclude con un vincitore: l'intelligenza artificiale. Per il Time, infatti, gli "architetti dell'AI" sono la persona dell'anno.         

Il 20 gennaio, l'insediamento di Trump

  Il 2025 si era aperto con il giuramento sulla bibbia di Donald Trump come 47esimo presidente degli Stati Uniti.  "Oggi comincia l'età dell'oro. Dio mi ha salvato la vita perché l'America torni di nuovo grande. Da questo momento in poi il declino americano è finito. Realizzeremo il sogno di Martin Luther King", aveva detto nel suo primo discorso. Durante la cerimonia, il neo presidente aveva dichiarato l'emergenza al confine con il Messico e aveva annunciato di mettere fine al Green new deal. "Pianteremo la nostra bandiera su Marte".

Il 1° febbraio inizia la guerra dei dazi

 A pochi giorni dal suo insediamento Donald Trump aveva già firmato l'ordine esecutivo per imporre dazi del 25% contro Canada e Messico e del 10% contro la Cina, annunciando anche le stesse misure per l'Ue, concretizzate poi ad aprile. "Le misure di oggi sono necessarie per mettere Cina, Messico e Canada davanti alla loro responsabilità di non aver fermata l'ondata di farmaci velenosi negli Stati Uniti", aveva dichiarato la Casa Bianca riferendosi al fentanyl, la droga più potente dell'eroina che ha ucciso milioni di persone negli Usa. Trump aveva accusato il Messico anche di avere "un'alleanza con i cartelli della droga". 

Il 28 febbraio lo scontro tra Trump e Zelensky in diretta Tv

 Il 28 febbraio il presidente Donald Trump aveva incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello studio ovale. L'incontro era iniziato in modo cordiale, degenerando però velocemente. Trump aveva accusato il leader ucraino di ingratitudine e di non volere davvero la pace: "Il suo Paese è in grossi guai - gli aveva detto il presidente Usa - Non state vincendo questa guerra. Avete una dannatamente buona possibilità di uscirne bene, grazie a noi. Dovete essere grati, perché non avete le carte in mano. Siete sepolti. Lì La vostra gente sta morendo". Poi la botta e risposta con toni accesi, in diretta tv.

Il 28 aprile il black out in Spagna e Portogallo

La penisola iberica il 28 aprile era rimasta senza energia elettrica per circa dieci ore: quasi tutta la Spagna e il Portogallosi era ritrovata al buio dalle 12.30 fino a sera. Il black out aveva mandato in tilt le comunicazioni, i trasporti e alcuni settori essenziali come gli ospedali. Alcune persone morirono per la mancanza di assistenza sanitaria, altre persone erano chiuse in ascensore, sui treni oppure sulla metropolitana.

Il 12 giugno, lo schianto del volo Air India

 Il 12 giugno un aereo di linea della compagnia Air India diretto in Inghilterra era precipitato cinque minuti dopo il decollo dalla città indiana di Ahmedabad. A bordo c'erano 242 persone (tra cui due piloti e dieci assistenti di volo). Ci fu solo un supersiste, gli altri passeggeri, tra cui 53 britannici, morirono tutti. Il volo Air India AI171, un Boeing 787 Dreamliner diretto a Londra Gatwick, era decollato alle 13:38 per poi schiantarsi su uno studentato della facoltà di Medicina B.J. Medical College. Oltre 60 persone dentro l'edificio erano rimaste ferite dopo l'impatto. 

Il 12 giugno Israele attacca l'Iran

 Nella notte del 12 giugno Israele aveva attaccato i siti nucleari dell'Iran, basi militari e aree residenziali. Era così iniziata una guerra tra i due paesi che era andata vanti per dodici giorni. L'attacco era avvento mentre erano in corso i negoziati tra Iran e Usa, che successivamente erano stati sospesi. Gli Stati Uniti avevano difeso sin dall'inizio Israele dagli attacchi iraniani, per poi entrare direttamente nel conflitto al nono giorno di guerra, bombardando alcune centrali nucleari.

Il 15 agosto Trump incontra Putin in Alaska

 Un confronto a 360 gradi incentrato sulla guerra in Ucraina che però non aveva lasciato fuori dal tavolo dei negoziati le sanzioni, il nodo del petrolio russo e i rapporti commerciali tra i due Paesi. A ferragosto Trump e Putin si erano incontrati ad Anchorage, in Alaska. Putin aveva descritto il summit "opportuno e molto utile". Nella conferenza stampa congiunta il leader russo aveva poi parlato di un "incontro 10 su 10", dicendosi sinceramente interessato a porre fine al conflitto ucraino anche se i risvolti effettivi furono contenuti. 

Il 10 settembre l'attentato a Charlie Kirk

 Il 10 settembre durante un dibattito pubblico sul palco della Utah Valley University Charlie Kirk, attivista conservatore e sostenitore di Donald Trump, era stato assassinato con un colpo di fucile alla gola. Per l'omicidio di Kirk verrà poi arrestato il ventiduenne Tyler Robinson. "Dobbiamo tutti pregare per Charlie Kirk, una grande persona da capo a piedi: che Dio lo benedica!", disse Trump in un momento caratterizzato da forti tensioni all'interno del Paese. 

Il 1° ottobre parte la Global Summud Flotilla

A fine estate aveva preso il via la missione della Global Sumud Flotilla: quaranta imbarcazioni con 460 persone provenienti da 40 paesi, erano partite da vari paesi dell'Europa per cercare di rompere il blocco navale istraeliano davanti a Gaza per consegnare aiuti umanitari. La nave tra l'1 e il 2 ottobre era stata abbordata da Israele. Gli attivisti erano stati arrestati in Israele e rimpatriati. Quaranta gli italiani fermati. 

Il 13 ottobre vengono rilasciati gli ostaggi israeliani e i prigionieri palestinesi

 Il 13 ottobre venti ostaggi israeliani ancora vivi detenuti da Hamas erano stati rilasciati nella Striscia di Gaza, a cui sono seguiti circa 2mila prigionieri palestinesi. Lo scambio era stato concordato nella prima fase dell'accordo di pace promosso da Trump e accettato sia da Israele che Hamas. 

L'11 settembre e il 21 ottobre Bolsonaro e Sarkozy vengono condannati

 Jair Bolsonaro, ex presidente del Brasile, l'11 settembre era stato condannato a 27 anni e tre mesi per il tentato colpo di Stato nel 2022. Insieme a lui sono stati giudicati colpevoli altri sette suoi collaboratori. Il 21 ottobre era invece entrato in carcere a Parigi l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, condannato a 5 anni di reclusione per associazione a delinquere, per aver provato a ottenere finanziamenti illeciti dal regime del dittatore libico Muammar Gheddafi durante la sua campagna elettorale del 2007.

Il 4 novembre Zohran Mamdani viene eletto sindaco di New York

Il 4 novembre il socialista Zohran Mamdani era stato eletto sindaco di New York. Mamdani, 34 anni, grande avversario del presidente repubblicano Donald Trump, ha superato nettamente il principale rivale Andrew Cuomo, ex governatore dello stato di New York, che si era candidato come indipendente dopo essere stato sconfitto nelle primarie del Partito democratico. Il 1 gennaio 2026 Mamdani diventerà il primo sindaco musulmano della più grande città degli Stati Uniti.

L'11 dicembre l'IA è la "persona dell'anno" per il Time

L'11 dicembre la rivista statunitense Time aveva scelto come persona dell’anno gli "architetti dell’AI", cioè dell’intelligenza artificiale, le persone che a vario titolo hanno contribuito a sviluppare tecnologie di questo tipo, definite nell’articolo «le più influenti del nostro tempo». Fra loro ci sono Elon Musk, Mark Zuckerberg, Lisa Su, amministratrice delegata dell’azienda produttrice di chip AMD, Jensen Huang (fondatore dell’azienda tecnologica Nvidia) e Sam Altman, fondatore di OpenAI.

Il 14 dicembre l'attacco antisemita in Australia

 A Sydney, in una Bondi Beach gremita di centinaia di persone accorse per celebrare l'inizio dell'Hanukkah, la "festa delle luci" ebraica, due uomini, un padre 50enne e un figlio 24enne, armati di fucili semiautomatici, avevano aperto il fuoco sulla folla, uccidendo 15 persone, tra cui una bambina di 12 anni e il rabbino della città, Eli Schlanger. Altre persone erano rimaste ferite, mentre non erano rimasti coinvolti italiani. 

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