Maxi blackout in Spagna e Portogallo: panico in metrò, persone intrappolate negli ascensori
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In serata, l'ente gestore spagnolo, ha riferito che il 99% della rete elettrica è stato ripristinato. Sanchez: "I cittadini possono e devono stare tranquilli"
Un massiccio blackout ha messo in ginocchio Spagna e Portogallo, investendo anche parte del sud della Francia. Nella Penisola iberica comunicazioni in tilt per ore e voli fermi negli aeroporti di Madrid Barajas e Lisbona, con cancellazioni a Barcellona-El Prat. Bloccato per tutta la giornata anche il traffico ferroviario. Paura e allarme tra i cittadini, con decine di persone intrappolate negli ascensori e rimaste bloccate sui vagoni della metropolitana. Tutti i match di tennis del torneo Masters di Madrid sono stati cancellati. Metrò fuori uso anche a Valencia. Alle 4 del mattino di martedì 29 aprile la rete elettrica in Spagna è stata ripristinata a oltre l'87% del territorio continentale, come riferito dall'operatore nazionale della rete.
Il premier Sanchez ha reso noto che l'interruzione di energia sperimentata dalla Spagna durante il blackout è stata pari a 15 GW in cinque secondi, pari al 60% della richiesta di elettricità nazionale. Secondo Sanchez "non è mai accaduto qualcosa del genere". Il governo non conosce ancora la causa esatta di quanto avvenuto e "non esclude qualsiasi scenario o possibilità". Ma comunque rassicura: "I cittadini possono e devono stare tranquilli". Il blackout ha colpito anche la zona della Francia vicino al confine spagnolo, ma i disagi nell'area sono durati solo pochi minuti. Terna: "Nessuna criticità in Italia".
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Le ipotesi in campo sono sostanzialmente tre: un cyberattacco, un guasto tecnico o un raro fenomeno atmosferico. Secondo la compagnia energetica portoghese Ren, "a causa delle estreme variazioni di temperatura nell'entroterra della Spagna, si sono verificate oscillazioni anomale nelle linee ad altissima tensione". Queste oscillazioni "hanno causato guasti di sincronizzazione tra i sistemi elettrici, dando luogo a successive perturbazioni lungo tutta la rete europea interconnessa".
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato di "non escludere nessuna ipotesi" sulle cause del blackout chiedendo ai cittadini di prestare attenzione solo alle notizie diffuse attraverso i "canali ufficiali". Ha poi dichiarato che gli impianti idroelettrici sono ora operativi e ha detto di essere fiducioso che la fornitura sarà ripristinata "presto", senza tuttavia specificare tempistiche.
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Secondo l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza informatica (Enisa), le prime indagini sulla causa delle interruzioni suggeriscono un guasto tecnico piuttosto che un attacco informatico. "Per il momento l'indagine sembra evidenziare un problema tecnico o a un cavo - ha detto un portavoce dell'agenzia in una dichiarazione mail a Bloomberg -. Tuttavia, l'Enisa sta monitorando da vicino la situazione e siamo in contatto con le autorità competenti a livello nazionale e comunitario". Anche il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa scrive sui social: "I gestori della rete elettrica di entrambi i Paesi stanno lavorando al caso. Al momento non ci sono indicazioni di alcun attacco informatico".
"Variazioni estreme di temperatura in Spagna" avrebbero contribuito al blackout, secondo il gestore portoghese Ren (Rede electrica nacional), citato dalla Bbc. "A causa di variazioni estreme di temperatura nell'entroterra della Spagna, si sono verificate oscillazioni anomale nelle linee ad altissima tensione (400 kv), un fenomeno noto come 'vibrazione atmosferica indotta' - riferisce Ren -. Queste oscillazioni hanno causato guasti di sincronizzazione tra i sistemi elettrici, causando successive perturbazioni lungo la rete europea interconnessa".
Gravi problemi ci sono stati agli aeroporti di Madrid, con voli fermi allo scalo di Madrid Barajas, e forti disagi anche a Lisbona e Barcellona-El Prat, con voli cancellati. Treni fermi a lungo in gran parte della Penisola iberica, ha fatto sapere l'operatore ferroviario Renfe.
Le stazioni ferroviarie delle principali città spagnole resteranno aperte nella notte per consentire il pernottamento dei viaggiatori rimasti bloccati per l'interruzione dei trasporti ferroviari. Lo segnala il ministro dei Trasporti Oscar Puente su X dopo aver informato che "non è prevedibile" la ripresa dei servizi di collegamento di media e lunga distanza in giornata. Le stazioni resteranno aperte ad Atocha e Chamartin, Madrid, Barcellona Sants, Bilbao, Valencia, Siviglia, Cordova, Saragazza, Valladolid e Malaga.
Alcune persone sono rimaste bloccate negli ascensori, sui treni e nella metropolitana. A Madrid, nella stazione di Chamartin, tutti i treni sono rimasti fermi, sia quelli ad alta velocità sia quelli di media percorrenza, e i passeggeri sono usciti dalla stazione. Evacuata anche un'altra stazione importante, Atocha, dove non si sa se ci siano ancora passeggeri a bordo dei treni. Linee d'emergenza congestionate in diverse regioni per le numerose chiamate di persone rimaste intrappolate negli ascensori. I vigili del fuoco di Madrid, Gipuzkoa e Barcellona sono intervenuti in più di 60 casi per salvare persone bloccate negli ascensori, mentre la metropolitana di Madrid e Barcellona è stata evacuata al buio, scatenando il panico tra i passeggeri. A Valencia il gestore della metropolitana ha segnalato sui social media che, a causa di un'interruzione di corrente generale nella città, il traffico è interrotto su tutta la rete.
Madrid ha subito attivato il Piano di emergenza municipale (situazione operativa 1) per coordinare le azioni legate all'interruzione di corrente elettrica. Le principali autorità, tra cui il sindaco Josè Luis Martinez Almedia, si sono riunite al Centro di sicurezza municipale. Inoltre, Sanchez ha convocato una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza nazionale per analizzare la situazione.
Quando è iniziato il blackout ero a casa mia, stavo facendo le cose di sempre, stavo travasando le piante in terrazzo, e poi mi sono resa conto del blackout e del fatto che non stava succedendo solo qui a Valencia, ma in tutta la Spagna e in più zone", racconta una residente di Valencia. "Non ho potuto preparare da mangiare perché ho il fornello elettrico - aggiunge -, allora siamo scesi a mangiare in un locale sotto casa, abbiamo comprato il cibo pronto, tutti quanti hanno fatto la stessa cosa, e infatti il locale era pieno, e dovevi portarti i contanti", perché la carta di credito non funziona e "non avevano il resto" da dare, "noi siamo abituati a che tutto funzioni immediatamente, a usare la carta, e quando succede qualcosa di questo genere ti rendi conto che devi tornare al passato".