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Tunisia,ok governo unità nazionale

Per capo diplomazia è "fattibile"

Un governo di unità nazionale in Tunisia è "del tutto fattibile".

Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tunisino, Kamel Morjane. Per il capo della diplomazia una tale soluzione sarebbe anche del tutto "normale". Morjane è intervenuto dopo che il presidente Ben Alì ha intimato agli agenti di smettere di sparare sulla folla. Negli scontri degli ultimi giorni, secondo l'opposizione vi sarebbero state quasi 70 vittime.

Intervistato per telefono sulla possibilità di un governo di unita' nazionale in Tunisia, il ministro tunisino degli Affari Esteri, Kamel Morjan, ministro ha risposto: ''Con il comportamento di persone come Nejib Chebbi credo che sia fattibile, ed anche del tutto normale''. Il ministro si riferiva a Mohammed Nejib Chebbi, capo storico del Partito democratico progressista (Pdp), una formazione di opposizione legale, ma non rappresentata in parlamento.

''Il presidente è un uomo di parola'' ha detto Morjane all'indomani del discorso in cui il presidente Ben Ali si e' impegnato a non ripresentarsi al termine del suo mandato nel 2014. Il presidente ha anche ordinato all'esercito di non sparare piuù sui manifestanti, dopo gli scontri che in tutto il paese in un mese hanno provocato la morte di 66 persone.

Sciopero confermato
Nonostante il discorso del presidente Ben Ali, sarebbe confermato lo sciopero indetto per stamani alle 11 a Tunisi dalla centrale sindacale dell'Ugtt. La città intanto, dopo la festa di giovedì in Avenue Bourghiba, sembra aver ritrovato la sua normalità. Ma si ha notizia di manifestazioni ancora contrarie al governo nell'interno del Paese, come avvenuto ieri sera a Kasserine, una delle città più povere e dove gli scontri dei giorni scorsi hanno provocato molte vittime. Ci sono anche voci, non confermate, di altre vittime in scontri che sarebbero avvenuti nella notte in alcuni quartieri periferici della capitale.