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Chiama call center: 12 ore d'attesa

Tanya Davis, inglese di 26 anni, è una cliente della Virgin media, una società di servizi di telefonia.

Nel tentativo di segnalare un guasto, Tanya è rimasta 12 ore in attesa per parlare con un operatore. La "maratona" è iniziata alle 11 di sera, ma dopo la mezzanotte Tanya ha deciso di andare a dormire lasciando il telefono collegato. La mattina dopo c'era ancora la musica di attesa: nessuno aveva risposto. Fortunamente si trattava di un numero verde.

Tanya aveva già tentato di comunicare il problema alla sua compagnia telefonica ma non era mai riuscita a parlare con nessuno. Moltissimi centralini di assistenza ai clienti si trovano a oltre 10mila chilometri, in questo caso in India. Tanya era davvero disperata: aveva chiamato il numero verde almeno venti volte e in tutte quelle telefonate la comunicazione era sempre stata interrotta. Così tra la disperazione e il desiderio di sfida, Tyra ha fatto un nuovo tentativo, determinata a non mollare.

"Dopo aver aspettato per un'ora - ha raccontato Tanya al Sunday Mirror - il mio compagno mi ha dato il cambio e io mi sono sdraiata sul divano. Tutto ciò che potevamo sentire erano canzoni di un nastro registrato. La più irritante era Oops, I did it again di Britney Spears". Tanya e il compagno hanno quindi deciso di andare a dormire lasciando che l'attesa continuasse. "Scherzavamo sul fatto che ci saremmo risvegliati ancora in attesa dell'operatore" ha raccontato la donna inglese. E infatti il risveglio, la mattina dopo, è stato con sorpresa. "Non potevo credere che la canzone di Britney Spears stesse ancora strombazzando rumorosamente", ha continuato Tanya. 

La 26enne ha quindi telefonato ad un numero britannico della Virgin media ma ha dovuto aspettare ancora fino a quando un supervisore della società non ha risposto. Increduli di quanto accaduto, i vertici dell'azienda hanno promesso di chiarire i fatti con un'indagine, ma nel frattempo sulla bolletta di Tanya sono state accreditate 30 sterline come rimborso del fastidio.