Hitler di nuovo in libreria

Incontra diverse resistenze l'iniziativa di ripubblicare il Mein Kampf. La prima è di ordine pratico, legata ai diritti d'autore che appartengono allo Stato della Baviera giacché proprio lì, nel 1920, il movimento nazista mosse i primi passi. In questo caso l'Istituto storico di Monaco si dice disposto ad attendere il 2015, anno in cui i diritti di proprietà scadranno (a 70 anni dalla morte dell'autore). Il secondo grosso ostacolo da superare riguarda una legge tutt'ora vigente in Germania secondo la quale chi promulga ideologie di stampo nazista è punibile con l'arresto. In questo caso i responsabili fanno sapere di volere dare al testo una connotazione critica, aggiungendo delle note e delle considerazioni, affinché diventi un libro di testo utile anche alle scuole. Non è da escludere che il Ministero delle Finanze bavarese possa dare il proprio benestare prima del 2015, anche perché le comunità ebraiche hanno già dichiarato di volere aderire al progetto, perché fare conoscere ai più giovani gli errori della storia può contribuire a debellare l'odio razziale.

Il primo volume de "Mein Kampf", scritto dal Hitler durante la prigionia del 1924 è stato dato alle stampe nel 1925 e contiene il programma politico del Fuehrer insieme alla sua autobiografia mentre il secondo volume ha visto la luce nel 1926. Nel 1928 è stata redatta una seconda versione del libro, incentrata sulla politica estera, ritrovata soltanto negli anni '50 e pubblicata nel 2003 in Inghilterra con il titolo "Hitler's second book: The unpublished sequel to Mein Kampf" (Il secondo libro di Hitler: la continuazione mai pubblicata del Mein Kampf")

Nella prima versione del testo Hitler caratterizza diverse sue idee, tra le quali lotta razziale, l'avversione al marxismo (lodando da questo punto di vista Benito Mussolini) e l'alleanza strategica con l'Inghilterra.
Giuditta Mosca