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Usa, duello tv: la spunta Obama

Dibattito su tasse e aiuti alle banche

Si è concluso il terzo e ultimo duello in diretta televisiva tra i due candidati alla Casa Bianca, il repubblicano John McCain e il democratico Barack Obama.

Tanti i temi trattati nel faccia a faccia: dalle tasse all'aborto, dagli spot elettorali in tv agli aiuti statali alle banche. Secondo gli addetti ai lavori ha convinto di più John McCain, ma il 58% degli spettatori, secondo un sondaggio della Cnn, ha preferito Obama.

Il campione della Cnn è costituito per il 40% da democratici, 30% da repubblicani e 30% da indipendenti, seguendo la divisione degli elettori registrati in America. Vari commentatori hanno giudicato la partenza di McCain più convincente, ma ritengono che quando il discorso si è spostato sugli attacchi diretti all'avversario c'è stata una caduta. 

Il dibattito, che si è svolto alla Hofstra University vicino a Long Island, nello Stato di New York, è stato il più vivace dei tre della corsa 2008. I due candidati si sono affrontati per 90 minuti seduti con Schieffer a una tavolo a forma di mezzaluna. "Non sono il presidente Bush: senatore Obama, se volevi candidarti contro Bush dovevi farlo quattro anni fa": è stata una delle frasi più ad effetto usate da McCain, rilanciata con forza dallo staff repubblicano mentre il confronto era ancora in corso. Obama aveva paragonato un'amministrazione McCain a "altri quattro anni di Bush" e il repubblicano ha voluto prendere le distanze dall'attuale presidente, che è ai minimi della popolarità.

Poco prima del dibattito la Cnn, prima tra i grandi media, aveva annunciato che in base ai sondaggi il candidato democratico ha raggiunto e superato la quota di 270 voti elettorali necessari per vincere il 4 novembre. McCain, con poco da perdere ha giocato all'attacco: dai legami del candidato democratico con l'ex estremista anni '60 e ora professore universitario di Chicago Bill Ayers ("ha cominciato al sua carriera nel salotto di casa sua") a quella di voler alzare le tasse e "distribuire la ricchezza" a spese della libera iniziativa, alle posizioni "estremiste" sull'aborto, il candidato repubblicano ha sferrato colpi a tutto campo con una sola eccezione: non ha mai citato il controverso reverendo Jeremiah Wright, spina nel fianco di Obama nella stagione delle primarie.

Con il rivale il senatore dell'Illinois ha sfoderato l'arma della calma anche a costo di apparire gelido: ha applaudito McCain sulla tortura, affermato di voler trovare "terreno comune" sull'aborto, concordato col rivale sull'istruzione. "Ottima performance", lo ha applaudito Hillary Clinton che ha assistito tra il pubblico.
  
McCain potrebbe in realtà aver vinto ai punti secondo il commentatore di Atlantic Mark Ambinder. Così anche Marc Halperin di Time. Ma se i politologi approvano, il pubblico sembra scivolare ulteriormente verso il democratico. Il problema di McCain è che l'America sta già votando - il voto anticipato quest'anno è più diffuso che in precedenza - e il tempo a disposizione per una svolta è quasi finito. Il dibattito nella notte alla Hofstra University era l'ultima chance di convincere gli americani che Obama non è pronto occupare l'ufficio Ovale, compito difficile visto che per ora ogni strategia tentata da McCain contro l'avversario si è finora rivelata perdente.

"Joe l'idraulico" terzo protagonista
Ma il vero protagonista del dibattito, se pur fuori sede, è stato "Joe l'idraulico". L'elettore dell'Ohio Joe Wurzelbacher, che qualche giorno fa aveva confrontato il democratico Obama sulla proposta di lasciar cadere gli sgravi fiscali agli americani che guadagnano più di 250 mila dollari all'anno, è stato l'interlocutore a sorpresa dei due rivali del voto di novembre.

McCain era arrivato al faccia a faccia con l'obiettivo di fare di Wurzelbacher, esponente dell'elettorato bianco middle class colpita dalla crisi economica, il quarto personaggio del dibattito oltre al rivale e al moderatore Bob Schieffer della Cbs. Ha citato l'idraulico dieci volte ("la prima volta che gli idraulici tornano a far da protagonisti della politica", ha ironizzato il commentatore repubblicano della Cnn Bill Bennett) parlando di politiche fiscali e di riforma sanitaria rivolgendosi al Joe dell'Ohio guardandolo negli occhi attraverso la telecamera. Obama non è stato da meno: "Ascoltami Joe, in fatto di sanità starai meglio con me".