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Tunisia, governo d'unità nazionale

Leader opposizione nel nuovo esecutivo

Il premier tunisino Mohamed Ghannouchi ha annunciato un nuovo governo d'unità nazionale al termine di un mese di gravi disordini e violenze.

Nel prossimo esecutivo, fa sapere sempre il premier, entreranno il leader del partito dell'opposizione, Najib Chebbi, come ministro dello Sviluppo regionale e altri due membri, sempre dell'opposizione. Confermati il ministro della Difesa, quello degli Esteri e dell'Interno.

Ghannouchi, in conferenza stampa a Tunisi per presentare il nuovo governo di unità nazionale, ha affermato che la neonata coalizione "si impegnerà a liberare tutti i detenuti politici e che aprirà inchieste su tutte quelle persone che posseggono enormi ricchezze o sospettate di corruzione".

Si tratta del primo governo degli ultimi 20 anni che conta anche alcuni partiti di opposizione. Al Raggruppamento costituzionale democratico tunisino, il partito di governo, sono andati i quattro ministeri chiave. Secondo quanto ha detto Ghannouchi, sono stati infatti riconfermati il ministro degli Esteri del precedente esecutivo, Kemal Morjane, quello degli Interni, Mohammed Faia, quello della Difesa, Rida Qarira, e quello del Tesoro, Mohammed Rida Chalghoum. Tra la squadra dei ministri ci sono però anche gli esponenti dell'opposizione Ahmed Ibrahim e Mustafa Bin Jaafar. L'attrice Mufida al-Talatli sarà il nuovo ministro della Cultura.

"Libertà di informazione e riconoscimento ai partiti fuorilegge"

Il premier tunisino Ghannouchi ha promesso "totale libertà di informazione" nel Paese, annunciando anche l'abolizione del ministero dell'Informazione, accusato dai media locali di essere stato la macchina della propaganda di Ben Ali in questi ultimi 23 anni.

Inoltre Gannouchi ha assicurato che "saranno riconosciuti i partiti sinora considerati fuorilegge e ci sarà una divisione tra le formazioni politiche e l'amministrazione pubblica. Saranno riconosciuti tutti i partiti che avevano chiesto in passato di essere ammessi alla vita politica. Il ruolo di questo governo è quello di traghettare il Paese verso la democrazia e preparare elezioni libere attraverso un'entità indipendente con osservatori internazionali. Abbiamo il dovere di migliorare le condizioni di vita della popolazione e riportare il Paese alla normalità".

Verso la democrazia
Il primo ministro tunisino ha poi spiegato che "il compito del nuovo governo è quello di traghettare il Paese verso la democrazia preparando elezioni libere attraverso un organismo indipendenti con osservatori internazionali". Ghammouci ha inoltre detto che punta a "migliorare le condizioni di vita della popolazione e riportare il Paese alla normalità".

L'oppositore storico Marzuki: nuovo governo una pagliacciata
Arriva una pesante accusa dallo storico oppositore tunisino Moncef Marzuki, che giudica la formazione del nuovo governo in Tunisia una "pagliacciata", puntando il dito contro una "falsa apertura". "La Tunisia meritava molto di più: 90 morti, quattro settimane di vera rivoluzione, per arrivare a cosa? Un governo che di unione nazionale ha solo il nome, perché in realtà è composto da (membri del) partito della dittatura, il Rcd (dell'ex presidente Ben Ali)", ha detto Marzuki. "Penso che il popolo tunisino non accetterà questa specie di pagliacciata", ha aggiunto, per poi spiegare che l'Rcd Wha mantenuto tutti gli incarichi importanti, fra cui il ministero dell'Interno, che dovrebbe organizzare le prossime elezioni". Sottolinea inoltre che il nuovo governo è stato aperto a "soli tre partiti" dell'opposizione che avevano già dei rapporti con la dittatura di Ben Ali. Marzuki in queste ore aveva annunciato che si sarebbe candidato alle prossime elezioni presidenziali.

Premier: nuove elezioni entro sei mesi
Il primo ministro Ghannouchi, intervistato dall'emittente televisiva Al-Arabiya, ha detto che le elezioni politiche si terranno entro sei mesi, mentre in precedenza si era parlato di due mesi.

E intanto, per la prima volta il ministero dell'Interno ha tenuto una conferenza stampa in cui ha fornito i nomi di morti nei disordini di questi giorni nel Paese e ha dato indicazioni sull'entità dei danni nelle manifestazioni di protesta.

Morto il fotografo francese
Si è saputo che Mebrouk Dolega, il fotografo 32enne dell'Epa che venerdì era stato colpito da un lacrimogeno sparato dalla polizia durante una manifestazione a Tunisi, è morto. L'uomo era stato ricoverato in fin di vita in ospedale.

Un morto a Biserta in scontri
Un civile è stato ucciso nel centro di Biserta da un cecchino che è stato poi catturato. Lo riferiscono fonti locali, secondo le quali unità dell'esercito sarebbe state impegnate in uno scontro a fuoco con individui asserragliati nella zona del campus universitario.

Ministro Interno: "Lasciate le armi e non sarete perseguiti"
Il ministro tunisino dell'Interno, Ahmed Friaa ha rivolto un appello a tutti gli uomini armati affinché riportino le armi nelle caserme o nei posti di polizia più vicini con la promessa che non vorranno perseguiti. Lo ha detto in una conferenza stampa seguita all'annuncio da parte del primo ministro Mohamed Gannouchi sulla composizione del nuovo di 'governo di unità nazionale'. Friaa ha inoltre aggiunto che nel Paese ''sta tornando la calma''.

"Settantotto i morti"
Il ministro dell'Interno tunisino Ahmed Friaa ha riferito che i morti nella rivolta sono stati 78 e 94 i feriti. Nel fornire un bilancio dei danni dei disordini dei giorni scorsi il ministro ha segnalato che sono stati incendiati 46
posti della Guardia nazionale, 85 posti di polizia, 43 banche e 66 spazi commerciali e ha fornito una stima per i danni dell'economia di 1,6 miliardi di euro. Friaa ha inoltre affermato che durante gli eventi sono circolate molte informazioni false.