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Elezioni Usa, Obama in vantaggio

Un solo punto lo divide da McCain

Sempre più serrato il testa a testa tra Barack Obama e John McCain in vista delle presidenziali Usa di novembre: dopo che un sondaggio aveva per la prima volta dato il candidato repubblicano in vantaggio di 4 punti percentuali sull'avversario democratico, mentre altri due li indicavano alla pari, un più recente rilevamento demoscopico vede di nuovo in vantaggio Obama, anche se di strettissima misura, appena un punto.

Secondo tale sondaggio nuovo di zecca, commissionato dal quotidiano "The Washington Post" e dal notiziario televisivo "Abc News", l'uomo politico di colore sarebbe infatti al 7 per cento delle intenzioni di voto contro il 46 per cento di cui è accreditato il rivale. Il sondaggio in questione è stato realizzato su un campione di 1.133 adulti, compresi 961 elettori regolarmente iscritti nelle liste, tutti intervistati fra venerdì scorso e lunedì, dunque a Convention Nazionale del Partito Repubblicano ormai chiusa.

Esso stesso, tuttavia, conferma il rafforzamento di McCain dopo la Convention tenutasi la scorsa settimana a Minneapolis-Saint Paul, nel Minnesota, grazie anche all'effetto-traino della scelta di una donna, la battagliera Sarah Palin, quale candidata vice presidente: nel precedente rilevamento fatto effettuare in agosto dal "Washington Post" e dal notiziario del network "Abc", subito dopo la conclusione della Convention Democratica a Denver, si assegnava in effetti a Obama un margine di ben il 6 per cento.

Inoltre, il margine di errore del sondaggio attuale è valutato nell'ordine del 3 per cento circa, quindi sufficiente ad azzerare il vantaggio del senatore dell'Illinois. Un rilevamento di "Usa Today" e dell'agenzia "Gallup" attribuisce invece a McCain il 50 per cento delle preferenze contro il 46 del concorrente. I due sarebbero peraltro al 48 per cento o al 44 per cento ciascuno stando, rispettivamente, all'analisi congiunta di "Cnn" e "Time", e a quella di "Hotline" e "Diageo". In ognuno dei casi considerati, comunque, l'esponente repubblicano recupera terreno su Obama.